È quanto emerso ill 15 febbraio dalla conferenza stampa del Consorzio tutela vini Valpolicella.
Cresce di poco il vigneto, ora a 8.573 ettari (+2%), aumenta significativamente la produzione (+8,6% sul 2020), ma arriva soprattutto dal mercato il dato più eclatante, con un risultato sulle vendite che registra un incremento di oltre il 16% sul 2020.
Secondo l’indagine compiuta da Nomisma Wine Monitor su un campione di imprese rappresentativo del 50% della produzione imbottigliata, il rimbalzo che si è registrato lo scorso anno ha interessato in particolare la domanda italiana, con uno scatto rispetto al 2020 del 31% a valore e un export in crescita dell’8% anche grazie ad un incremento nel prezzo medio.
• La miglior performance la fa segnare l’Amarone, protagonista di un autentico boom di vendite (+24%) ben oltre la media nazionale sia nelle esportazioni (+16%) che soprattutto in Italia, dove segna un +39% a valore.
Per il re della Valpolicella, il cui prodotto prende la strada per l’estero per oltre il 60% delle bottiglie vendute, i top mercati sono stati Canada, Stati Uniti e Svizzera, seguiti a ruota da Regno Unito e Germania.
“I risultati presentati oggi – ha detto il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini - confermano l’ottimo stato di salute di una denominazione che ha saputo reagire nel migliore dei modi all’emergenza”.
• Bene, secondo il focus, anche il Valpolicella Ripasso che chiude l’anno a +15%, complice anche qui l’exploit sul mercato interno (+34%; dato che si alza al +43% per le piccole imprese) a fronte di una variazione più timida dell’export (+5%) e un prezzo medio sostanzialmente stabile.
Amarone 50 anni di una Doc sempre più green
Anteprima Amarone è in programma dal 3 al 5 febbraio a Verona presso Palazzo della Gran Guardia.
La Doc compie 50 anni e quest’anno rimarca fortemente il suo lato green: tra gli eventi organizzati dal Consorzio per la Tutela dei Vini Valpoilicella prende avvio il primo “Sustainable Winegrowing Summit”. Pertanto per un giorno Verona sarà la capitale della sostenibilità. I più grandi professionisti del settore di tutto il mondo, infatti, si sono dati appuntamento il 2 febbraio per la prima edizione di quello che diventerà un incontro internazionale itinerante, completamente dedicato alla sostenibilità, con un focus specifico sulle nuove tecnologie di precision farming a basso impatto ambientale.
Oggi i produttori di vino di alta qualità non possono non confrontarsi con questi temi, dalla gestione sostenibile delle risorse naturali, all’innovazione delle tecniche gestionali, alla necessità di adattare le tecniche di coltura ai cambiamenti pedoclimatici.
Partendo proprio da queste premesse, tre anni fa Vinibuoni d’Italia aveva premiato il direttore del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpoilicella, Olga Bussinello, per l’adozione del protocollo RRR – “Riduci, Risparmia, Rispetta” – che certifica, sul piano tecnico e attraverso il monitoraggio sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari da parte delle aziende, la salvaguardia degli equilibri ambientali della Valpolicella e dimostra il costante impegno del Consorzio nel raggiungere l’eccellenza del vigneto anche attraverso il benessere del territorio.
Oggi nel progetto sono coinvolte 114 aziende per un'estensione di 915 ettari. Lo scopo resta quello di ottenere la certificazione del 60% della superficie vitata. Tutto questo avrà una ricaduta sul piano economico e sui bilanci aziendali, vista l’attenzione che i mercati internazionali dedicano ai temi della sostenibilità e in primo luogo all'Amarone, grandissimo protagonista della vitivinicoltura italiana, che sembra avere sposato in pieno la filosofia della guida. Infatti, dalle degustazioni ho rilevato che anno dopo anno, questo vino è diventato più accessibile, nel senso che ha migliorato moltissimo la sua “bevibilità” senza perdere le sue caratteristiche di vino possente e complesso a cui ha aggiunto al tempo stesso eleganza e finezza. Elementi questi che convincono sempre di più i degustatori della guida che, presenti all’evento veronese, insieme alle bottiglie della Riserva 2013 affronteranno la difficile annata del 2014. Un’annata piovosa, caratterizzata anche da temperature sotto la media, ma che sembra comunque prolifica di grandi sorprese che certamente verranno apprezzate vista la possibilità di degustare 140 etichette di una settantina di aziende.
Il disciplinare di produzione dei vini DOCG “Amarone della Valpolicella” all’articolo 11 recita:
"(...)i vini "Amarone della Valpolicella" prima della immissione al consumo devono essere sottoposti ad un periodo di invecchiamento di almeno due anni con decorrenza dal 1° gennaio successivo all'annata di produzione delle uve".
Pertanto...pertanto... gli Amaroni prodotti con le uve raccolte nel 2012 potevano essere immessi al consumo dal 1 gennaio 2015. Siamo nel gennaio 2016 e siamo andati all’Anteprima Amarone 2012 dove ben 44 vini, su 77 in degustazione, erano ancora da imbottigliare. C’è qualche cosa che non torna. Ne parlavo con il presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Christian Marchesini. Conveniva su questa discrasia e affermava la propensione, per la quasi totalità delle aziende, ad allungare i tempi di affinamento per permettere a questo cavallo di razza di smussare gli spigoli e puntare all’armonia. Forse varrebbe la pena di cambiare il disciplinare? Mi diceva che ne è stato discusso in consiglio e che non sarebbe una cattiva idea farlo. Ma ora veniamo a questa annata 2012. Annata partita con una primavera umida, un'estate caldissima, un autunno fresco e poi tanta pioggia. Annata capitale che ha segnato il cambio climatico con imprevedibilità stagionali. Un’annata in cui le viti hanno dovuto subire stress sia per la pioggia che per il caldo. Parlando con Daniele Accordini, il mio enologo di riferimento per la Valpolicella, mi spiegava che è stata un’annata più di concentrazione che di sintesi. La vite ha bisogno di sintesi per dare il meglio. L’agosto caldissimo ha fatto si che le piante si siano chiuse in se stesse e abbiano concentrato gli alimenti con un aumento di acidità e zuccheri. Tutto questo l’ho riscontrato all’assaggio, alla cieca, in quasi tutti i 77 campioni. Ho notato una propensione ad avere Amaroni sempre meno “cicciottosi” e sempre più scattanti e croccanti. Non culturisti ma ginnasti. Meno musica barocca e molto, ma molto, jazz. In complesso la qualità è superiore al 2011 anche se molti vini hanno ancora bisogno di riposare, di affinare, di crescere. Ho notato ancora, in molti, la non completa concordanza tra naso e bocca. Difetto di gioventù. Son certa che tra 6 o 12 mesi tutto questo non ci sarà più. Un consiglio? Acquistare ora l’Amarone che più ci piace e aprirlo, minimo, per Natale 2016.
Liliana Savioli
Trend positivo per il Grande Rosso veronese che chiude il 2015 con un fatturato di 310 milioni di euro, registrando un incremento in valore del 6% sull’anno precedente, mantenendo così il suo appeal sul consumatore, soprattutto fuori dai confini italiani dove è diretto il 60% della produzione: Usa e Canada in primo piano, seguiti da Svizzera, Svezia e Germania in lieve flessione".
Il dato più positivo riguarda il trend dell’imbottigliato che, sempre nel 2015, ha registrato un 5% in più rispetto al 2014 e a favore delle annate più vecchie che rappresentano oltre il 50% di quanto entrerà in commercio.
Alla 13esima edizione di Anteprima Amarone verranno presentate le statistiche dell’Osservatorio Vini Valpolicella relative all’Amarone, a cura di Wine Monitor di Nomisma. I temi saranno: i mercati di riferimento, i loro trend di crescita e i paesi emergenti su cui puntare. Ogni anno verrà dedicato un focus ad un panel consumatori di un paese target. Quest’anno sarà la volta del Canada. Precisa Olga Bussinello: "Conoscere i numeri e le tendenze dei mercati risulta importante nell’ottica di capire la domanda e migliorare così l’offerta. Con Wine Monitor di Nomisma abbiamo creato un osservatorio permanente sui vini della Valpolicella a garanzia di un costante monitoraggio sull’andamento della denominazione".
L’appuntamento con Anteprima Amarone 2012, a cui parteciperanno 74 aziende che presenteranno l’annata 2012 ed una selezione di annate storiche, è per sabato 30 e domenica 31 gennaio al Palazzo della Gran Guardia.
www.anteprimaamarone.it