Cento anni nel calice

Non esiste nazione dotata di ricchezze storiche, ambientali e artistiche come l’Italia, un paese capace di suscitare innamoramenti negli artisti e nei letterati di ogni epoca. La medesima considerazione si può fare per i vini, perché gli avvenimenti storici, i costumi, il clima hanno fatto sì che ogni regione si configurasse con una propria identità vitivinicola.
Dietro questo lungo cammino ci sono tanti attori, ci sono cantine secolari in cui il tempo ha fermato e confermato valori; in cui l’azione dell’uomo ha saputo coniugare la tradizione all’innovazione; filosofie di produzione e di vita; devozione al lavoro e continuità nella ricerca qualitativa; impegno nel vigneto e nella valorizzazione dei vitigni autoctoni del territorio. Queste cantine mostrano l’orgoglio dell’esperienza e il risultato è nei vini di etichette gloriose che hanno fatto la storia enologica dell’Italia.
Nel mondo del vino, lo “storytelling”, ovvero la creazione di contenuti che rendano unico il brand, sarà sempre più importante, soprattutto sui mercati più evoluti.
Vinibuoni d’Italia, unica guida italiana che ha scelto di promuovere i vitigni autoctoni intende impegnarsi su alcune declinazioni dello storytelling, raccontando di castelli, ville, abbazie, borghi medioevali, spazi moderni in cui tuttavia ritroviamo storie enologiche antiche.
Il progetto celebra il “saper fare”, in cui il filo conduttore della narrazione è il lavoro delle aziende vitivinicole italiane con 100 e più anni.
Le protagoniste del nuovo progetto di Vinibuoni sono dunque sia quelle famiglie che sono rimaste saldamente al comando delle aziende fondate dai loro avi, sia quelle che, pur nei passaggi di mano, hanno contribuito al successo del brand originale, raccontando storie fatte di valori e di persone.
Il progetto di Vinibuoni d’Italia vuole dunque testimoniare un lungo capitolo della storia italiana, portando al centro dell’attenzione la genialità e le capacità creative che il mondo del vino riveste nel “made in Italy”.
Nella nuova edizione della guida, le aziende centenarie selezionate verranno connotate con un’icona per evidenziare e promuovere il lungo percorso attraverso cui si è affermata la vitivinicoltura italiana e con essa il presidio e la salvaguardia di un patrimonio enologico unico al mondo.

Aspettando Naturamentevino 2016

Vino, sapori e teatro: pane e Marzemino a merenda, brindisi futurista con Trentodoc, degustazione di Nosiola e Oltrepò Bonarda

Programmi per sabato 25 aprile? Noi ti invitiamo a fare quattro passi a Rovereto con “Koinè”. Gli attori della compagnia teatrale ti guideranno via radio in un affascinante itinerario nel centro storico della città, tra vie, calli, piazze e palazzi. Preparati a fare quattro soste per altrettante degustazioni. Protagonista assoluto il vino trentino, con un assaggio di Lombardia.

Prenotazioni e punto di raccolta:
Casetta di NaturaMenteVino in Largo Foibe – Rovereto

Programma:
ore 10.30 Presentazione di Aspettando NaturaMenteVino 2016
ore 11.00 Brindisi inaugurale
ore 11.30 Partenza per le degustazioni teatralizzate
ore 15.00 Partenza per le degustazioni teatralizzate
ore 17.00 Partenza per le degustazioni teatralizzate

È obbligatoria la prenotazione e il pagamento della quota di € 5 cad.

 

Col pane nel Marzemino

Degustazione tradizionale trentina

Hai mai provato ad intingere il pane nel Marzemino? Bene, sappi che questa è la tipica merenda della Vallagarina. La degustazione funziona così: troverai i tavoli sistemati secondo la tradizione dei laboratori del gusto: come in un’aula didattica. Il pane, prodotto con cereali trentini, ti verrà servito in modo teatrale, accompagnato da un calice di Marzemino. A questo punto inizierà la degustazione, guidata dalla voce dell’attrice/cantante.

Portico Palazzo Todeschi

Sotto pressione

Multisincrostappatura di Trento DOC Sintesi Futurista

Immagina un attore, vestito con panciotto deperiano, accompagnato da un testo originale di Fortunato Depero sul vino e da musiche futuriste. Osservalo stappare simultaneamente e sincronicamente tre bottiglie di Trento DOC, spumante trentino metodo classico, versato nei bicchieri del pubblico per un brindisi finale tutto bollicine.

Portico ingresso Casa d’arte Futurista Depero

Dall’uva di vite Nosiola

Degustazione topografica e sensoriale del territorio trentino del vino Nosiola

Il pubblico è fermo, in piedi, intorno a dei tavoli rotondi. Ogni tavolo è interamente coperto da una grande mappa dell’Alta Valle dei Laghi dove è tracciato il “Sentiero dell’Uva Nosiola”. Le bottiglie di vino presenti sulla mappa sono sistemate proprio sul vigneto dal quale proviene l’uva che ha generato quel vino. La degustazione racconta il territorio di produzione del vino Nosiola, invitando i fruitori ad andare a bere il vino sotto la sua vigna, nel cuore di uno dei paesaggi rurali più arcadici e ben conservati del Trentino.

Palazzo Pretorio in Piazza Podestà (Sala Cristo Re o Sala Roggia)

Oltrepò Bonarda

Degustazione interattiva e teatralizzata di vino Oltrepò Bonarda

In una sala-laboratorio, un rustico docente guida gli spettatori nella degustazione del(la) bonarda, il vino della provincia di Pavia. L’attore si avvale dell’aiuto di un suo doppio virtuale, un sé stesso di pixel con il quale interagisce in modo surreale. Ma la degustazione sarà più che mai concreta: assaggerai la terra argillosa e calcarea in cui cresce la vite croatina, servita al naturale e a temperatura ambiente, annuserai i suoi tralci appena potati, ascolterai le parole dialettali e le musiche da ballo che ampie sorsate di bonarda hanno creato.

 

Prenota la tua degustazione teatralizzata inviando una mail a marmos.mm@libero.it o direttamente presso il punto informativo in Largo Foibe a Rovereto.