I laboratori di Vinibuoni d'Italia a Vinitaly

Quest’anno Vinibuoni d’Italia moltiplica le iniziative presso il proprio Stand (Pad 12- stand C2); infatti oltre all’ormai consolidato appuntamento con APERò, si alterneranno tutti i giorni altri due laboratori: LAMBRUSCO&SALUMI e GRANA PADANO DOP 3 stagionature, 3 sapori tre grandi bolle.
Martedì pomeriggio sarà l’ora del Tajut, un classico friulano.
L’iscrizione ai laboratori è sempre gratuita e può essere fatta direttamente allo stand di Vinibuoni d’Italia.

Aperò
Il piacere di gustare l’arte norcina abbinata ai vini autoctoni
Vini e salumi è da sempre un matrimonio perfetto. Anche quest’anno Vinibuoni d’Italia rinnova a Vinitaly l’appuntamento di “Aperò” presso lo stand Enoteca Italia proponendo al pubblico alcuni importanti laboratori che confermano la volontà della guida di promuovere la cultura enogastronomica italiana. Infatti i salumi, come il vino, contribuiscono a costruire l’identità agroalimentare della nostra Penisola.
Vinibuoni d’Italia in collaborazione con Salumi Levoni, interprete della tradizione norcina con oltre cento tipologie di salumi ed insaccati tipici territoriali, ci porta alla scoperta degli abbinamenti migliori.
Abbinare il vino corretto ai così numerosi, variegati e golosissimi salumi non è un compito così facile e scontato, infatti variano le note sensoriali rappresentate dalla grassezza, dalla sapidità, dall’aromaticità, dalla speziatura, dalla succulenza e dalla struttura. Queste caratteristiche differiscono molto tra i diversi salumi e devono essere sapientemente accompagnate e valorizzate da un corretto vino in abbinamento.
Anche questa volta, con un’iniziativa originale ed unica, Vinibuoni d’Italia, con i laboratori di Aperò, presenta un percorso didattico per un pubblico di appassionati che vogliono sperimentare un’esperienza enogastronomica emozionante.
Ogni giorno dal 15 al 18 Aprile dalle ore 12 alle 15 sarà possibile partecipare alla degustazione di quattro tipologie di Salumi Levoni con quattro differenti vini autoctoni selezionati dalla guida Vinibuoni d’Italia. Sarà inoltre in degustazione la Mortadella Oro in abbinamento con gli Spumanti Italiani.

LAMBUSCO&SALUMI
Tre laboratori per conoscere un vino antico estremamente moderno
La tendenza, in atto nell’ultimo decennio, a riconsiderare i vini della tradizione italiana ovvero i vini da vitigni autoctoni, ha concorso a fare del Lambrusco un vino moderno per il basso contenuto alcolico, per i suoi profumi, per la piacevole freschezza e la briosa bevibilità. Le consolidate affermazioni del Lambrusco nei tasting internazionali dimostrano questo dato di fatto, ma anche la capacità, l’impegno, la competenza e la passione dei vignaioli che lavorano per il successo di questo vino unico e identitario. Il Lambrusco è dunque un vino antico, ma estremamente moderno e
nelle sue tipologie, elargisce caratteristiche diverse tipiche delle zone in cui nasce.
Vinibuoni d’Italia a Vinitaly, presso lo stand Enoteca Italia - Pad.12, C2 - nelle degustazioni programmate e dedicate a questo vino, ne racconterà quattro: il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Salamino di Santa Croce, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e il Lambrusco di Modena. Ognuno raccontato nelle sue diversità, ognuno abbinato con un salume della tradizione norcina italiana proposto da Levoni.

Grana Padano in bolla
3 stagionature, 3 sapori, 3 grandi bolle italiane
La gamma degli spumanti italiani è davvero ampia ed unica e sulle tre stagionature di Grana Padano un calice di bollicine italiane è sempre un apprezzato e intrigante compagno. Grazie proprio ai numerosi stili e alle tante sfaccettature gli spumanti riescono infatti a sposare sorprendentemente la varie stagionature di Grana Padano.
GRANA PADANO DOP
Lo abbiniamo al Prosecco, vino di grande freschezza e fragranza che si presenta vivido nelle sue essenze floreali e fruttate, ricco di piacevolezza e acidità; caratteristiche che facilitano il matrimonio con il Grana Padano Dop, che nella sua apprezzata e gustosa immediatezza, riporta chiaramente alle caratteristiche del latte e della panna.
GRANA PADANO DOP "OLTRE 16 MESI"
Dal color paglierino leggermente più intenso, il Grana Padano stagionato oltre 16 mesi presenta già particolarmente evidenti la tipica struttura granulosa della pasta e la frattura a scaglia. Ha un gusto saporito e pronunciato, ma mai piccante, con un profumo e un aroma che ricordano la frutta secca e il fieno. Lo sposeremo ad uno spumante metodo Charmat che presenta spuma densa e cremosa, con note di agrumi e fiori di campo.
GRANA PADANO DOP "RISERVA"
Stagionato per almeno 20 mesi, il Grana Padano Riserva presenta una pasta a “grana” decisamente evidente, con una chiara struttura a scaglia e un colore paglierino intenso e omogeneo. Il Grana Padano Riserva può arrivare a stagionature di oltre 24 mesi, che gli donano un sapore sempre più ricco e pieno, senza tuttavia risultare mai aggressivo. Eccoci allora con un metodo Classico importante con lunga maturazione del mosto su lieviti selezionati. Eccoci allora ai grandi millesimati che il metodo Classico italiano ci offre nei vari territori a vocazione. Abbineremo dunque un bolla con sentori mandorlati e speziati e con un accenni di crosta di pane. Un millesimo che al palato sarà seducente ed elegante, con sensazioni vellutate e piacevoli sentori di lievito.

 

Un tajùt presso Enoteca Italia
Vinibuoni d’Italia rinnova la tradizione a Vinitaly in collaborazione con Ersa
Il tajùt in Friuli è un rito. Nella tarda mattinata, ma soprattutto nel pomeriggio le osterie e i bar si riempiono di clienti, riuniti per bere un taj di ros o un taj di blanc, accompagnato da una fettina di prosciutto San Daniele.
Benvenuti dunque a Enoteca Italia, dove in collaborazione con Ersa, l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia, Vinibuoni d’Italia ripropone questa bella usanza martedì pomeriggio, 17 aprile, alle ore 16 presso lo stand C2 del Padiglione 12.
Ma da dove deriva il termine tajùt?
 Molti sostengono l’opzione più probabile, ovvero che facesse riferimento alla quantità massima di vino che l’oste versava al cliente, quindi al “segno” inciso sul bicchiere per una giusta misura.
La giusta misura che verrà versata anche in Enoteca Italia, perché nell’ottica di un bere consapevole e colto, i sommelier della guida proporranno in degustazione una Ribolla Gialla, un Friulano e un Refosco dal Peduncolo Rosso sposandoli il Prosciutto San Daniele del Salumificio Levoni.

 

Le tentazioni golose di Vinibuoni ad Ein Prosit

SABATO 21

• Il trono dei rossi  
Brunello di Montalcino, Amarone, Aglianico e Pignolo sfidano il Barolo per il titolo di Re d’Italia.
Il “borsino” dei vini preferiti dagli enonauti ogni anno regala sorprese e il gradino più alto è quasi sempre conteso tra Amarone, Barolo e Brunello. Gli stessi risultati si ritrovano nei sondaggi fatti nelle enoteche. Vinibuoni d’Italia ha aggiunto alla cieca due nuovi protagonisti, l’Aglianico del Vulture e il Pignolo. La degustazione alla cieca porterà i degustatori ad attribuire il migliore posizionamento dei vini presentati, confermando il trono del Re o incoronando altri pretendenti, tra cui, seppur nobili, i meno acclarati Aglianico e Pignolo. Ci saranno sorprese?

• Pane, salame&Lambrusco
È arrivata  la riscossa del Lambrusco d’autore. Guccini chiamava il Lambrusco “nettare degli dei”, portandolo con sé a ogni concerto; Pavarotti lo utilizzava per schiarirsi l’ugola e, se questo non bastasse, Luigi Veronelli lo sanciva come il vino dell’avvenire. Arrigo Levi infine, lo denudò della veste di vino del popolo e lo elevò a nobiltà, definendolo “lo Champagne rosso”. D’altronde il Lambrusco è un vino da bere per l’immediata e piacevole freschezza, perché gode di una dorsale acida che gli consente abbinamenti classici, come pane e salame o quelli più arditi, che lo affiancano al pesce. Vinibuoni d’Italia metterà alla prova la versione secca del Lambrusco di Sorbara, del Lambrusco Salamino di Santa Croce e del Lambrusco Grasparossa di Castelvero con alcune chicche della norcineria territoriale di Levoni e non mancheranno le provocazioni con il Lambrusco Salamino semisecco e il Lambrusco Grasparossa di Castelvero amabile.

DOMENICA 22

• I diversi volti del Prosecco Doc
Le tre declinazioni del Prosecco Doc, della Mortadella Levoni e delle stagionature del Grana Padano 
Ad accompagnare le bollicine del Prosecco la stuzzicante e golosa Mortadella: il salume più famoso della tradizione gastronomica bolognese e italiana e il Grana Padano, il formaggio italiano più diffuso al mondo.
Si tratta di tre prodotti unici e inimitabili che sono diventati simbolo internazionale e traino del ricco paniere della Penisola.
Il Prosecco, con le sue bollicine ricche di profumi graduali e persistenti, incontra, con le sue versioni Brut, Extra Dry e Dry, la Mortadella Oro Levoni con i pistacchi e senza pistacchi e la Mortadella Etrusca e contemporaneamente le tre stagionature di Grana Padano, 9/16 mesi, 18/20 mesi e Riserva 24 mesi, per un momento di vero piacere.

• C’è Ribolla e Ribolla… 
Il vino icona del Friuli Venezia Giulia oltre l’ortodossia 
La Ribolla Gialla è diventata uno dei bianchi più richiesti nei bar e nei ristoranti di tutta la Penisola, risultando nelle statistiche nazionali uno dei vini più apprezzati. Il nome è rotondo, musicale ed evocativo e fa suo l’alone mitico che la storia ha riservato a questo vino fin dall’epoca della Serenissima, che probabilmente lo introdusse in terra friulana e slovena dall’isola di Cefalonia. Vitigno autoctono difficile da domare per via della elevata acidità, permette tuttavia di essere declinato in varie maniere: dalle versioni spumante, a quelle semplici in acciaio, fino a quelle che reggono i grandi invecchiamenti tipici delle versioni macerate sulle bucce.
E per una Ribolla in una versione davvero inedita….

• Caccia al Barolo
Un percorso alla scoperta dei tanti volti del Nebbiolo
Nel caleidoscopico mondo del Nebbiolo possiamo trovare colori che vanno dal rosato di alcune autentiche chicche di spumante Metodo Classico, passando per il rosso rubino dei Nebbiolo più giovani per giungere al granata dei rossi affinati sino alle tonalità aranciate dei grandi rossi da lungo invecchiamento. Il carattere del vitigno è quello di regalare vini carichi di personalità, che sanno   offrire struttura, profumi ed eleganza. Ecco pertanto che si rinnova ad Ein Prosit l’appuntamento imperdibile di una degustazione di livello che svela il volto multiforme di uno dei più importanti vitigni italiani che non solo alligna sulle colline albesi ma permette escursioni nell’Astigiano, nell’Alto Piemonte (dove è noto come Spanna), in Valle d’Aosta (conosciuto come Picoutener) e in Lombardia (chiamato Chiavennasca). La possibilità di una degustazione tematica di livello a favore del pubblico degli enoappassionati offre un parterre selezionato di vini a base Nebbiolo e l’indovinello finale per riconoscere quale sarà tra tutti il Barolo. Ad accompagnare questo itinerario enoico le tentazioni delle tre stagionature di Grana Padano e alcune fette di “bontà” del Salumificio Levoni.

PER INFO&PRENOTAZIONI

T.: +39 0428 2392
E-mail: info@einprosit.org
Prenotazioni on-line

A Enoteca Italia APERÒ

Al Vintaly si va a degustare, per favore degustare non bere, vino. Molti vini italiani, qualche 'foresto', delle birre e da quest'anno anche sakè. Quasi mai ci si interessa agli abbinamenti. A superare questa lacuna ci ha pensato, anche quest'anno, Vinibuoni d'Italia. Come sempre i responsabili della guida, originali e fuori dai soliti schemi, hanno presentato anche all'ultimo Vinitaly, una serie di degustazione guidate di abbinamento salumi Levoni e Grana Padano ai vini presenti allo stand. 800 le etichette tra le quali scegliere. Ma che salumi e che stagionature di Grana erano presenti, affinché  gli oltre 200 fortunati partecipanti ai laboratori potessero accrescere le loro conoscenze  enogastronomiche?

Tra l'ampia gamma di salumi la Levoni ha scelto di inviare quattro tipologie di prodotti: il salame Cherubino e il salame del Po, la Coppa Medaglia d'Oro, il Castelspeck e l'immancabile Mortadella Bologna Igp Oro. Un abbinamento perfetto per il salame Cherubino è risultato essere con il Friulano dei Colli Orientali. I freschi sentori vegetali sia del salume che del vino hanno creato un insieme armonico e gioioso.

Il Salame del Po, decisamente aromatico con sentori evidenti di aglio e spezie e il Salento Primitivo Rosato hanno evidenziato l'altissima qualità dei due prodotti senza che l'uno fosse preponderante sull'altro. Un tripudio di abbracci invece tra la Coppa Medaglia d'Oro e la Schiava dell'Alto Adige e tra il Castelspeck e la Barbera d'Alba. In entrambi i casi l'unico desiderio, dopo la deglutizione era di continuare a godere di quegli abbracci. Come al solito ha spopolato la Mortadella Oro, tagliata sia a fette sottili che a 'cubotti'. L'abbinamento con gli spumanti, sia metodo classico che Charmat è, come si suol dire "la morte sua" anche se l'ideale, a detta di tutti i partecipanti, sono i 'cubotti' con il metodo classico. La grassezza viene spazzata via dalle piccole bolle e le due aromaticità ben si compensano.

E che dire dei matrimoni tra il Grana Padano 9 mesi, quello di 12 e il Riserva di 27 mesi con i vini? Per ogni stagionatura due diversi vini, uno bianco e uno rosso tutti da regioni diverse. Il 9 mesi si è trovato d'accordo con il Vermentino di Gallura mentre dal Dolcetto d'Alba si è fatto soverchiare. Il 12 mesi si è innamorato sia del Chianti Classico che del Verdicchio dei Castelli di Jesi, sembra impossibile ma con entrambi i vini l'accordo era perfetto. Il riserva 27 mesi poi ha strizzato l'occhio con piacere sia all'Erbaluce di Caluso passito che all'Amarone della Valpolicella Classico. Due grandissimi impatti gusto olfattivi che se ne sono andati a braccetto cantando. 

 

Vinibuoni d’Italia a Vinitaly

Scarica il catalogo dei vini presenti in Enoteca Italia a Vinitaly

La guida Vinibuoni d’Italia continua le iniziative promozionali già intraprese negli scorsi anni, riproponendo a Vinitaly 2017 il suo impegno nel valorizzare i vini da vitigni autoctoni italiani.

Vinibuoni d’Italia si conferma dunque nella più importante fiera italiana dedicata al vino come essenziale punto di incontro per chi desidera conoscere l’autentico patrimonio enologico italiano, che fonda la cultura nei territori d’origine e nei vitigni. Infatti, unica nel settore, la guida consente di dare risalto alle specifiche e inimitabili identità vinicole territoriali della Penisola. Quest’anno a Vinitaly il firmamento si arricchisce di nuovi vini stellati e premiati che onorano il grande banco degustazione di Enoteca Italia.

Operatori e winelovers infatti potranno degustare ed apprezzare 364 vini provenienti da tutte le regioni italiane. Un flusso di visitatori che di anno in anno è aumentato, perchè Enoteca Italia porta in scena una degustazione del tutto eccezionale; una sintesi del meglio dell’enologia italiana proveniente da vitigni autoctoni.

Difficilmente esiste un’occasione così ghiotta per apprezzare in unico spazio un numero così elevato di vini rappresentativi del prezioso mosaico vitivinicolo che il mondo intero ci invidia. Un vero e proprio patrimonio per l’Italia, riconosciuto universalmente per tipicità e qualità, espressione della più grande biodiversità del mondo.

Per la degustazione dei vini occorre accreditarsi presso lo stand Vinibuoni d’Italia, quindi richiedere i vini indicando il numero di codice contrassegnato sul catalogo.

Quest’anno presso lo stand ci sarà il collaudato appuntamento con APERÒ, laboratorio di degustazione di quattro tipologie di Salumi Levoni con quattro diversi vini autoctoni selezionati.

Un nuovo percorso di degustazione sarà dedicato a Grana Padano Dop: 3 stagionature 3 grandi sapori con abbinamenti precisi del formaggio italiano più diffuso al mondo ai vini proposti dalla guida Vinibuoni d’Italia .

Ad affiancare nel servizio  i coordinatori di Vinibuoni d'Italia quest'anno ci saranno alcuni studenti della Scuola Alberghiera del'IIS Giolitti Belisario Paire di Barge