Presentazione di Vinibuoni d'Italia 2018

Merano Winefestival 11 Novembre - Teatro Puccini ore10,30

Si rinnova l'annuale appuntamento al Merano Wine Festival con la premiaizone dei produttori che hanno vinto la Corona, il massimo riconoscimento che la guida Vinibuoni d'Italia attribuisce a quei vini che meglio interpretano la tipologia per le qualità organolettiche espresse, per la corrispondenza al vitigno e per l’affinità con le condizioni pedoclimatiche in cui nascono i vitigni da cui vengono prodotti.

Un riconoscimento attribuito dopo due diverse selezioni, la prima a carattere regionale in cui vengono scelti i finalisti che rappresentano l'eccellenza, e una seconda a livello nazionale.

I vini arrivati a Finale per l’edizione 2018 sono stati 672 e di questi hanno raggiunto la CORONA 415

A votarli 21 coordinatori regionali della guida suddivisi in 3 commissioni di sette delegati. Per passare a corona i vini hanno dovuto aggiudicarsi l’indice di gradimento di almeno 5 commissari. Pertanto la selezione è risultata molto severa. Ciò nonostante il 61,75% ha raggiunto il massimo riconoscimento, seguito dall’attribuzione della GOLDEN STAR a 257 vini, che ritraggono a loro volta l’espressione del vitigno e del territorio di appartenenza.

Durante la premiazioni saranno assegnati anche altri prestigiosi premi, quali il premio Ecofriedly alle aziende più virtuose dal punto di vista ecologico, il premio Eticorcok per il progetto più etico, il premio D'Innella riservato ai giornalisti, il premio Sparkling Star attribuito dal pubblico di Vinitaly ai migliori spumanti italiani.

Dopo la premiazione, ci sarà una degustazione straordinaria con tutti i 672 vini premiati. Un'occasione davvero unica per poter degustare l'eccellenza vinicola italiana.  A rendere ancora più ghiotta la degustzione saranno gli abbinamenti gastroniomici con i Salumi Levoni e il Grana Padano Dop.

Feijoada moderna, riso Basmati e sfere dorate di Grana Padano

INGREDIENTI
Per la feijoada:
100 g di riso Basmati;
500 g di fagioli neri ammollati; 50 g di pancetta di maiale affumicata; 150 g di filetto di maiale fresco;10 g di burro;1 cipolla bianca; 1 spicchio d’aglio; 1 peperoncino;1 dl di olio EVO; 1 rametto di rosmarino; 1 litro d’acqua; sale; pepe;
Per le sfere:
100 g di Grana Padano Riserva grattugiato; 50 g di albume d’uovo; 1/2 l di olio di semi.

Sbollentare i fagioli in acqua bollente salata per 5-10 minuti e ottenere una buona consistenza. Scolare e conservare l’acqua di cottura; raffreddare i fagioli e dividerli in due parti uguali. Portare l’acqua di cottura dei fagioli a 65 °C, immergere il filetto di maiale intero e cuocere per 20 minuti. In seguito toglierlo e tagliarlo a dadini; conservare il brodo e riporre la carne in luogo freddo.

Soffriggere in metà olio la cipolla a julienne con il peperoncino e l’aglio tritato; aggiungere la metà dei fagioli, sale e pepe. Rosolare per qualche istante, unire l’acqua di cottura del filetto e cuocere per 15 minuti. Frullare il tutto emulsionando con il resto dell’olio.

Lavare il riso e cuocere in acqua bollente salata per 12 minuti; scolare e raffreddare. Tagliare la pancetta a dadini, rosolarla con burro e un rametto di rosmarino; toglierla croccante dal fuoco separandola dal grasso di cottura, che va conservato. Miscelare il Grana Padano con l’albume d’uovo, formare delle piccole sfere e friggerle in olio di semi.

Saltare il filetto a dadini nel grasso di cottura della pancetta per pochi istanti. Stendere a velo su 4 piatti piani caldi la crema di fagioli emulsionata, aggiungere i fagioli interi, i dadini di pancetta e di filetto. Distribuire il riso sopra il tutto e aggiungere 4-5 sfere di Grana Padano.

Vino consigliato: Aglianico del Vulture Doc
Al naso è vino complesso, caratterizzato da profumi di piccoli frutti a bacca nera in confettura, liquirizia e carrube su fondo speziato. Al gusto è potente e armonioso, caratterizzato da tannini vellutati e da un finale lungo e piacevolmente balsamico.

 

Fish and Chips Padano

INGREDIENTI
Per il pesce:
300 g di filetti di pesce persico lacustre (in alternativa merluzzo di piccole dimensioni); 100 g di farina di riso; 1 tuorlo d’uovo; 2 dl di latte;1 cucchiaino da caffè di bicarbonato di sodio; 1 l di olio di semi di girasole; sale e pepe.
Per le crocchette di patate:
500 g di patate gialle; 1 dl di latte; 3 uova; 50 g di farina di riso; 200 g di Grana Padano oltre 16 mesi; 50 g di burro; sale e noce moscata.
Per la crema di piselli: 200 g di piselli; 4 foglie di menta fresca; 1 spicchio d’aglio; 1 scalogno; 1 dl di olio EVO; 50 g di burro; 3 dl di acqua; sale e pepe.ù

Far bollire le patate in acqua salata con la buccia. A cottura ultimata pelarle, passarle al passaverdure e farle asciugare in forno a 100 °C per 10 minuti circa. Mantecare aggiungendo 1 uovo, il burro, il latte, sale, noce moscata e la metà del Grana Padano grattugiato. Il restante Grana Padano dovrà essere tagliato a pezzetti. Formare 20 sfere con la purea di patate ottenuta ed inserire al centro di ognuna un bocconcino di Grana Padano. Sbattere le 2 restanti uova, passare le sfere e infarinarle con la farina di riso. Friggere le crocchette in olio di semi di girasole fino a che diverranno dorate e croccanti. Lasciare in luogo caldo.

Preparare un soffritto con lo scalogno, l’olio e l’aglio; aggiungere i piselli, far rosolare e aggiungere l’acqua, la mentuccia, il sale ed il pepe. Cuocere per 10 minuti circa, togliere dal fuoco, frullare aggiungendo il burro a fiocchetti, passare allo chinois e lasciare in luogo caldo. Preparare una pastella mescolando farina di riso, tuorlo d’uovo, latte, bicarbonato, sale e pepe; far riposare al fresco per 20 minuti. Togliere la lisca ai filetti di persico, passarli nella pastella e friggere in olio di semi fino a che saranno gonfi e dorati, scolare ed asciugare su un panno di carta. Disporre su ogni piatto piano caldo 5 crocchette, appoggiare sopra i filetti di pesce; guarnire con la crema di piselli.

Vino Consigliato: Franciacorta Docg Brut Rosé
Fresco di rosa e glicine; sentori di mela verde e note di piccoli frutti rossi; gusto fresco e scattante; mineralità e freschezza offrono un matrimonio perfetto.

Crema di riso allo zafferano e cardamomo, crocchette di ceci al Grana Padano e papavero

INGREDIENTI
Per la crema di riso:
300 g di riso Roma; 1,5 l di brodo di pollo ; 100 g di porri; 2 foglie di alloro; 1 g di zafferano; 2 g di cumino; 2 g di cardamomo; 80 g di croste di Grana Padano;1 mazzo di prezzemolo;1 peperoncino piccante; olio EVO; sale e pepe.
Per le crocchette:
300 g di ceci ammollati; 200 g di sedano; carote e cipolle; 1 foglia di alloro;50 g di cipollotti;
1 mazzetto di basilico;50 g di farina; 80 g di Grana Padano entro 16 mesi; 2 g di cumino in polvere; 1 uovo; 100 g di pane grattugiato; 20 g di semi di papavero; olio per friggere; sale e pepe.

Versare i ceci in una casseruola, coprirli con acqua fredda, unire verdure e alloro e cuocere a fuoco basso per circa 2 ore. Eliminare le verdure e l’alloro, sbucciare i ceci, frullarli con il basilico, aggiungere la farina, il Grana Padano grattugiato, i cipollotti tritati e insaporire con cumino, sale e pepe.

Formare le crocchette e passarle nell’uovo sbattuto e nel pane grattugiato miscelato con i semi di papavero.

Tagliare i porri, farli appassire in una casseruola con poco olio, peperoncino e alloro, unire il riso e coprire con il brodo. Portare a cottura con lo zafferano, frullare, sistemare di sale e pepe e insaporire con il cumino e con il cardamomo.

Tagliare le croste del Grana Padano a piccoli cubetti, disporli su un piatto e farli cuocere nel forno a microonde per 2 minuti.

Sbollentare il prezzemolo in acqua salata, raffreddarlo in acqua e ghiaccio, asciugarlo e frullarlo con olio, sale e pepe.

Friggere le crocchette in olio ben caldo, scolarle su carta assorbente. Versare la crema di riso nei piatti, adagiarvi le crocchette di ceci e completare con la salsa al prezzemolo e con le croste di Grana Padano.

Vino in abbinamento: Soave Doc
Ottimo con questo piatto nella versione fresca, floreale, con  bouquet largo, ricco di sentori di sambuco, mela e pera Williams; la sua bocca è elegante, sapida, ben bilanciata e persistente.

Gulasch di montone con croccante di riso alla paprika e Grana Padano

400 g di coscia d’agnello; 100 g di zucchine; 100 g di carote; 100 g di cipolla rossa; 100 g di sedano;
1 peperone rosso;
1 peperone giallo; 100 g di pomodori pelati; 100 g di patate; 1/2 l di vino rosso; 600 ml di birra ungherese; 50 g di burro; 200 ml di olio EVO; 150 g di Grana Padano Riserva; 200 g di riso Carnaroli; 40 g di paprika dolce; 5 g di peperoncino; 1 l di brodo vegetale; 100 g di crosta di pane rustico; 50 g di burro.

Disossare la coscia e ridurla in bocconcini di piccole dimensioni.

Tagliare  le verdure in brunoise (conservando gli scarti per il brodo vegetale) e soffriggerle. A parte, rosolare bene in una casseruola la carne, unirla con metà delle verdure tagliate e scaldare. Aggiungere il pomodoro, una parte della paprika e poco peperoncino, facendo ridurre il tutto. Versare il vino rosso e cuocere sino alla sua completa riduzione. Unire la birra, eventualmente poco brodo, le patate sbucciate e tagliate a cubetti e cuocere con coperchio per 1 ora e mezza. Scaldare il riso con poco burro e olio in casseruola, unire una parte di paprika e bagnare con il brodo vegetale. Cuocere in forno tipo pilaf, sino a completa croccante cottura. Estrarre dal forno, unire al riso le rimanenti verdure e sgranare con poco burro.

Grattugiare il Grana Padano, unirlo alla restante paprika e alla crosta di pane grattugiata grossolanamente. Stendere il composto su un piatto formando dei dischi e cuocere in forno microonde per circa 50 secondi alla massima potenza, ottenendo dei crackers croccanti. Stendere il riso condito con le verdure nel piatto, distribuire il gulasch e guarnire con i crackers.

Vino Consigliato:  CARSO DOC TERRANO
Le fragranze selvatiche di lampone e mora, il limitato contenuto tannico, l’esuberante acidità e la gradazione moderata, formano con il piatto un abbinamento perfetto.

Vinibuoni d’Italia ad Ein Prosit

Anche quest’anno le suggestive sale di Palazzo Veneziano a Malborghetto di Tarvisio ospiteranno Ein Prosit. La manifestazione è giunta alla sua 18° edizione ed è una delle più importanti manifestazioni eno-gastronomiche della regione Friuli Venezia Giulia che ha risvolti di mercato sulle confinanti Austria e Slovenia. Insieme ai vini tante specialità gastronomiche tipiche a produzione diretta: olio, formaggi, salumi, mieli, marmellate…
Vinibuoni d’Italia sarà protagonista anche quest’anno con due importanti iniziative: l'ormai consolalidata Enoteca Italia e le intriganti Tentazioni golose finalizzate ad approfondire la conoscenza di alcune eccellenze enologiche e gastronomiche italiane.

Enoteca Italia è la prestigiosa rassegna che Vinibuoni d’Italia dedica ai produttori di vini da vitigni autoctoni provenienti da tutta Italia. o Saranno presenti oltre 300 vini selezionati nell’edizione 2017 della guida ed anche un settore dedicato agli spumanti metodo classico che sono stati inseriti in nella sezione Perlage Italia della prestigiosa guida del Touring.
Enoteca Italia sarà ospitata nelle due ampie sale di Palazzo Veneziano a Malborghetto dove si potranno degustare le eccellenze enologiche dell’intera Penisola. Un’amplissima e completa collezione di vini autoctoni che sanno raccontare la storia e i tantissimi territori della loro provenienza.

Vinibuoni e le tentazioni golose
In abbinamento ai vini selezionati dall’edizione 2017 della guida del Touring, le tentazioni golose del Salumificio Levoni, le tre stagionature di Grana Padano e alcune chicche gastronomiche  del Friuli Venezia Giulia.
La terza sala di Vinibuoni d’Italia sarà dedicata ai Laboratori del gusto:

Sabato 22 Ottobre
1 - Ore 12 - Sparkling&Cheese 

Le declinazioni del Prosecco Doc e le tre stagionature del Grana Padano Dop
Racconto e abbinamenti di Paolo Ianna

2 -  Ore 14 - IndoVino  
In degustazione a “occhi bendati” 3 importanti vini italiani e 3 del Friuli Venezia
Giulia. Una degustazione buia per testare non solo quali profumi e sapori siamo veramente     capaci di riconoscere,  ma anche quale sia la percezione del gusto stesso in assenza     della vista!!! Suggestioni a cura di Liliana Savioli.

3 -  Ore 16 - Piemonte: le grandi Docg del Nebbiolo
Il Nebbiolo in Piemonte dà origine a 5 Docg: Barolo, Barbaresco, Gattinara, Ghemme e     Roero. Un percorso gustativo di approfondimento all’insegna delle emozioni.
Racconto di Liliana Savioli

4 -  Ore 17,30 - Prosecco: keep calm, it’s cocktail time
Il Prosecco declinato in sei inediti cocktail – Preparazioni e ricette a cura di Enrico Fuga, Bar     Manager Skyline Bar Hilton Molino Stucky Venice

Domenica 23 Ottobre
4 - Ore 12 - APERO!!!! Friulano versus

Vini&salumi un incontro per i 5 sensi. Dopo il successo di Vinitaly… Tornano ad Ein Prosit     gli abbinamenti  multi sensoriali di vino e salumi con sei grandi autoctoni Docg     italiani, sei     Friulano Doc e sei protagonisti della norcineria italiana interpretata dal Salumificio Levoni.     Racconti ed emozioni a cura di Liliana Savioli.

6 -  Ore 14,30 - Corvina, Corvinone, Rondinella… dalla Valpolicella Amarone&Co.          
Dalle stesse uve e della stessa vigna il Valpolicella, il Valpolicella Superiore, il Ripasso,           l’Amarone e  il Recioto della Valpolicella. Provocazioni e combinazioni gastronomiche con     le 3 stagionature di Grana Padano Dop. Degustazioni, abbinamenti e racconto di Liliana     Savioli.

7 - Ore 17 - Emozione  Friuli Venezia Giulia arca di sapori
Friulano, Malvasia, Ribolla, Vitovska, Verduzzo e Picolit con le tentazioni     gastronomiche della Regione. Racconto e degustazioni a cura di Paolo Ianna

Grana Padano e vini autoctoni

Ad Enoteca Italia sarà possibile anche confrontarsi con uno dei più classici abbinamenti: vino e formaggio. In collaborazione con Grana Padano Dop sarà possibile povare le tre stagionature di questo gioiello italiano dell’arte casearia con i vini da vitigni autoctoni.
Mario Busso, curatore nazionale della guida, offre i seguenti consigli a chi si vuole provare una golosa esperienza.
Grana Padano Dop fresco, con una stagionatura inferiore ai 12 mesi presenta profumi non ancora complessi, che ricordano il latte e la panna da cui si origina. La bocca esalta il suo carattere dolce e una discreta grassezza. La sapidità, appena accennata, stimola una discreta salivazione, pertanto occorrono vini morbidi, freschi di acidità, appena tannici e leggermente caldi di alcol, con profumi fruttati mai invadenti.
Il Grana Padano Dop 18 mesi si caratterizza con aromi che sanno ancora di latte e di panna, contemporaneamente si sviluppano profumi più complessi di burro e di fieno. Alle sensazioni olfattive fa seguito in modo circolare e continuo il sapore, che esalta una discreta salinità, la quale, a sua volta, stimola la salivazione. Dopo la deglutizione questa stagionatura di Grana Padano lascia sulla lingua una leggera, sottile e caratteristica patina di grasso.
Per esaltare le caratteristiche del formaggio occorre dunque un vino leggermente tannico, un vino rosso di discreta intensità e di medio-lunga persistenza. Un vino giovane e fresco, possibilmente ricco di aromi e di evocazioni che riportano alla fragranza dell’uva da cui si origina.
Grana Padano 28 mesi Riserva
Questo magico prodotto, con i suoi aromi evoluti di burro e di fieno, con la sua piccantezza equilibrata e la sua generosa sapidità, dopo la deglutizione lascia la bocca ricca di sapori, che si stemperano lentamente. Pertanto il vino più appropriato, se si vuole giocare per associazione, è un nettare generoso, longevo, prorompente, intenso, persistente e lungo. Se invece si amano le contrapposizioni di aromi e di sapori, si possono effettuare matrimoni elettivi con vini passiti, che stemperano la vena leggermente aggressiva del Grana Padano Riserva, per ricomporre sul palato l’armonia e l’equilibrio.
Eccoci dunque pronti per un altro viaggio goloso nelle varie regioni italiane, attraverso il caleidoscopico mondo dei vini autoctoni, capaci con la loro rara poliedrica diversità di confrontarsi a meraviglia con questo protagonista straordinario e versatile del paniere gastronomico della Penisola.
Consiglio frizzante
Sulle tre stagionature di Grana Padano, un calice di bollicine è sempre un apprezzato e intrigante compagno specie all’ora dell’aperitivo.