Vinibuoni 2017 - Al via le degustazioni

Le 27 commissioni regionali, che si avvalgono della collaborazione di più di 90 sommelier, sono già all'opera per la degustazione e la selezione dei vini che verranno recensiti nell'edizione 2017 della guida Vinibuoni d'Italia.

Dopo l'invio della richiesta campioni a tutte le aziende presenti nel nostro database, i nostri coordinatori regionali organizzanno la raccolta dei campioni e le sessioni di degustazione, che variano da regione a regione. Come sempre i vini vengono degustati a bottiglia coperta e in batteria.

A livello regionale i punteggi vanno da 1 stella ad un massimo di 4 stelle. Tra i vini che hanno ottenuto le 4 stelle saranno selezionati i vini finalisti che verranno degustati dalle commissioni nazionali della guida che raggruppano i coordinatori regionali.
Anche durante le finali i vini saranno degustati a bottiglia coperta e in batteria. In questo caso il coordinatore regionale non degusterà vini provenienti dalla sua regione di competenza.

I vini che riceveranno più voti otterranno la Corona, ovvero il massimo riconoscimento della nostra guida, mentre agli altri verrà attribuito il prestigioso premio della Golden Star.

In parallelo, gli stessi vini finalisti, con le stesse modalità, saranno degustati dalle commissioni parallele di “Oggi le Corone le decido io” formate da winelovers, addetti del settore, blogger,... che conferiranno ai vini migliori il riconoscimento della corona del pubblico.

Invitiamo le aziende che non abbiano ricevuto la scheda di richiesta campione o che non facciano ancora parte del nostro database a prendere visione dei moduli inseriti di seguito, per avere le informazioni necessarie qualora volessero inviare la campionatura dei propri vini.

Gli spumanti Metodo Classico sono degustati da un'apposita commissione, pertanto non devono essere mandati al coordinatore regionale di riferimento, ma nel punto di raccolta indicato nella relativa scheda.

Per qualsiasi informazione è possibile contattare la Redazione ai seguenti recapiti:
info@vinibuoniditalia.it – vinibuoni@vinibuoniditalia.it
tel. 0173 95699 – 339 3304365

Schede richiesta campioni da scaricare

Metodo_Classico – contattare la Redazione per maggiori informazioni

Valle d'Aosta
Piemonte
Liguria
Lombardia
Veneto – contattare la Redazione per maggiori informazioni
Alto Adige
Trentino
Friuli Venezia Giulia
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Puglia
Basilicata
Calabria
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Istria

 

Grande affluenza di pubblico e produttori alla presentazione in Abruzzo

“Una sorpresa, per le perfette modalità organizzative e il livello dei partecipanti!”. “Davvero una bella serata, con tanti giovani e il meglio della produzione abruzzese tutti insieme!”. “Ci hanno assalito con entusiasmo e voglia di provare tutto!”. Questi sono solo alcuni dei commenti entusiastici registrati durante la serata di premiazione organizzata da Vinibuoni d’Italia, svoltasi in Abruzzo lo scorso 3 Marzo presso gli splendidi spazi messi a disposizione dall’azienda Agriverde (Ortona, CH), non a caso insignita del premio Ecofriendly 2016.
Sono stati i coordinatori regionali Andrea De Palma e Franco Santini ad accogliere i numerosi produttori accorsi da tutta la regione a ritirare le Corone, le Golden Star e i riconoscimenti attribuiti ai vini dal pubblico nel corso dell'evento “Oggi Le Corone Le Decido Io”. C’era davvero il gotha della produzione abruzzese: da Valentini a Pepe, da Valle Reale a Zaccagnini, senza trascurare tutti gli altri nomi, storici ed emergenti, che rappresentano oggi una fotografia di una regione che cresce anno dopo anno ed è ormai stabilmente tra le 4-5 più interessanti a livello nazionale.
La serata è stata piacevole, con il saluto e il ringraziamento di tutti i produttori presenti, che, uno alla volta, ci hanno tenuto a sottolineare l’importanza del lavoro della guida Vinibuoni d'Italia per la valorizzazione dei vitigni autoctoni, specie in una regione come l’Abruzzo storicamente sempre restia all’attecchimento di vitigni “esterni”. Non sono mancati i momenti anche accessi di dibattito, specie quando sono stati toccati temi come la difesa del vino abruzzese da “imbottigliamenti selvaggi” e la necessità di fare squadra per far conoscere di più le bellezze di una terra che non ha nulla da invidiare a nessuno. Infine un plauso a De Palma e Santini, a cui tutti i presenti hanno voluto testimoniare il lavoro svolto da anni con coerenza e passione, senza pregiudizi e con l’idea di offrire massima rappresentatività a tutte le molteplici sfaccettature di una regione tanto complessa e variegata.
Dopo la consegna dei diplomi la serata si è conclusa con la consueta degustazione dei vini premiati e di alcune specialità enogastronomiche locali (grazie alla preziosa presenza degli artigiani del gusto quali Fracassa, Carlo Donzelli e Antico Forno), presi letteralmente d’assalto da una folla accorsa da tutta regione. Un successo che è andato oltre ogni aspettatativa e che ci incoraggia a proseguire lungo questa strada.

Vinibuoni d'Italia approda in Molise

Venerdì 19 febbraio 2016, ore 16.30 - Sala Parlamentino - Regione Molise, Via Genova 11. Campobasso

Vinibuoni d'Italia fa tappa a Campobasso per la sesta presentazione della guida dedicata esclusivamente ai vini autoctoni. L'evento rappresenta uno dei momenti clou per i produttori. Infatti, dopo il grande successo di Merano, Vinibuoni d'Italia approderà in Molise per incontrare coloro che nell'edizione 2016 hanno ottenuto la “Corona” – il massimo riconoscimento attribuito dalle commissioni ufficiali della guida – e il premio del pubblico “Oggi le Corone le decido IO”. La cerimonia, organizzata grazie al fattivo supporto dell’Assessorato alle Politiche Agricole, è aperta al pubblico e avrà luogo il venerdì 19 febbraio 2016 alle ore 16.30 presso la Sala Parlamentino della Regione Molise, ubicata in Via Genova 11, Campobasso.

I vini molisani che hanno conquistato la Corona sono Terre degli Osci Igt Rosato Ros_is 2014 di Cantine Salvatore, Biferno Doc Rosso Ramitello 2013 di Di Majo Norante e Tintilia del Molise Doc Rosso 2012 di Terresacre. La commissione di assaggio parallela ha confermato il giudizio degli esperti attribuendo agli stessi vini il riconoscimento “Oggi le Corone le decido IO”.

Oltre ai produttori del territorio, all’evento saranno presenti l’assessore regionale alle Politiche Agricole Vittorino Facciolla, il curatore nazionale della guida Mario Busso e il coordinatore regionale Jenny Viant Gómez. A conclusione della cerimonia, seguirà un brindisi con i vini premiati nell'edizione 2016 di Vinibuoni d’Italia - Touring Editore.

Vinibuoni d'Italia a Eataly Bari

La magia del vino

Vinibuoi d'Italia , in collaborazione con Eataly Bari e il Touring Club Italiano e l'Istituto IPSAR di Molfetta, ospiterà la presentazione della guida , con la relativa degustazione dei vini premiati pugliesi.

Giovedì 18 febbraio presso EATALY a Bari con
inizio alle ore 19,30 presso il Centro Congressi al primo piano
per la consegna dei diplomi  della Corona, della Golden Star e di Oggi le Corone le decido io ai produttori premiati
alle ore 20,30 apertura dei banchi di degustazione

Come partecipare:
Acquisto del ticket del valore di 12 euro on line sul sito di Eataly Bari e/o presso l’ufficio accoglienza sempre a Eataly Bari.
Il ticket da diritto al calice di degustazione e pettorina Eataly, a 7 degustazioni di vino e ad un piatto di prodotti tipici, con possibilità di una seconda degustazione gastronomica a 3 euro.
E possibilità di acquisto a prezzo scontato della guida presso la libreria Eataly.

Per prenotazioni

 

2016 Protagoniste ancora le bolle

Il Prosecco non è più un boom o forse lo è nel senso che ripete nuovi e rinnovati exploit ed è opinione dei leader del vino italiano, che il 2016 sia ancora l’anno delle bollicine con una crescita del metodo classico, in particolare del Trento Doc e del Franciacorta Docg. Le previsioni vedono in crescita anche i rosati, in particolare quelli che hanno un specifica identità e storia produttiva. Una conferma che non mi sorprende perchè il mercato cercherà sempre di più vini di piacevole beva, freschi e meno potenti. Il trend positivo di aree come quella del Bardolino, del Cerasuolo d’Abruzzo e dei rosati italiani in generale non fanno che confermare quanto fossero corretti gli obbiettivi che fin dal suo nascere aveva scelto la guida Vinibuoni d’Italia nel valutare positivamente, promuovere e valorizzare, quei vini che oggi sono al centro dell’attenzione anche dei famosi writer americani, che per anni avevano proposto tutt’altro vangelo e da poco tempo si sono convertiti a questo nuovo messìa. Anche i bianchi italiani sembrano godere di orizzonti sereni, specie quelli di più appetibile beva. Il consumatore è dunque sempre più attratto da vini piacevoli e bevebili e sta tramontando – spero definitivamente - il tempo in cui tanto più un vino era corazzato e profuso dal preminente gusto del legno, tanto più sembrava importante.
Nessuno, come ebbe a dire alcuni anni fa un caro amico giornalista, Cesare Pillon, porta la famiglia al mare o va in ufficio con un bolide di “formula uno”.
Ma i bolidi, si sa, servono a vincere le competizioni. Nel mondo del vino è successa la stessa cosa e spesso il vino ha perso i suoi connotati di fruibilità, per diventare oggetto di pura competizione. Nelle guide nazionali ed internazionali sono stati proprio i vini super concentrati, esageratamente forzati, dal colore e dal profumo intenso ed eccessivo a vincere.
Vinibuoni d’Italia quindici anni fa nelle sue valutazioni ha rovesciato questa tendenza e ha voluto premiare vini capaci di confrontarsi con i cibi, vini fruibili, tanto apprezzabili da arrivare a finire la bottiglia che li contiene.
Dal concetto di piacere e di bevibilità, cogliendo insieme a queste due sensazioni, anche le emozioni provocate dalla gamma aromatica e dal sapore riconducibili ad un particolare vitigno e al territorio che lo ospita, nasceva la filosofia di Vinibuoni d’Italia. Oggi ci sentiamo veramente confortati da questa revisione che la critica enoica ha fatto e ci conforta avere dato il nostro contributo. Eravamo Davide contro Golia. Il finale dello “scontro” lo conoscono tutti.
Le previsioni positive dei grandi leader italiani in fatto di mercato non mettono in ombra i superbi nobili italiani. I grandi rossi italiani, dal Brunello di Montalcino al Barolo, dal Chianti Classico all’Amarone, cresceranno ulteriormente la loro quota, già importante, ma attenzione, anche qui gli indicatori danno preminenza all’eleganza, all’aristocrazia, alla finezza soprattutto sui mercati evoluti.
Occhi puntati sugli autoctoni italiani, che godranno di nuove positive performaces.
Io credo che se i produttori italiani - a fronte di queste buone prospettive - sapranno fare squadra arriveremo ancora più forti e competitivi negli scenari internazionali.

Vinibuoni d’Italia 2016

La guida Vinibuoni d’Italia di Touring Editore, il cui successo e apprezzamento ci rendono davvero orgogliosi, ha dato avvio nei giorni scorsi alla raccolta campioni per le degustazioni che si terranno a livello regionale.
L’edizione 2016, che sarà curata come di consueto da Mario Busso e Luigi Cremona, conferma l’inserto riservato agli spumanti metodo classico e quello dedicato all’Istria croata.
Saranno 25 le commissioni, orchestrate da 25 coordinatori regionali, che stando allo storico degli ultimi due anni prenderanno in “esame” oltre 25 mila vini provenienti da circa 7000 cantine.
Un lavoro ogni anno più complesso, poiché il livello qualitativo dei vini da vitigni autoctoni è salito moltissimo, pertanto le scelte dei commissari saranno dettate da rigore e severità, per poter restare nel novero del numero di aziende da inserire in guida.
Vinibuoni d’Italia, infatti, oltre a differenziarsi dalle altre guide per la scelta di selezionare esclusivamente vini da vitigni autoctoni, limita la presenza a sole 1200 aziende, con un numero annuale flessibile che il curatore, Mario Busso, attribuisce alle varie Regioni italiane.

Attenzione alla sostenibilità
Nel corso di questi anni, Vinibuoni d’Italia ha evidenziato le aziende vitivinicole impegnate fortemente sui valori della sostenibilità, pertanto la guida rinnoverà il suo impegno nell’evidenziarle con un’apposita icona e nel scegliere quelle che si sono maggiormente distinte per premiarle a Merano, nell’ambito del progetto “Ecofriendly”, elaborato in collaborazione con Verallia.

Biologico e biodinamico
Attenta all’evoluzione dei mercati e cosciente del ruolo etico che caratterizza i vignaioli che si impegnano nel rispetto dell’ambiente e della salute, Vinibuoni d’Italia dedica particolare attenzione alla viticoltura biologica e biodinamica che sta conoscendo forti successi in Italia ma soprattutto sui mercati più evoluti. Pertanto le icone predisposte connotano immediatamente le aziende che si distinguono per queste pratiche.

Il binomio vino-territorio
Le scelte di Vinibuoni d’Italia promuoveranno anche quest’anno il binomio "vino-territorio" che rappresenta una fondamentale leva di marketing per la competitività dei sistemi socio-economici locali. Unitamente al fatto ormai da tutti condiviso che i vini da vitigni autoctoni sono identitari di un dato territorio, Vinibuoni d’Italia attraverso alcuni focus di approfondimento continua la sua mission verso una promozione congiunta e coordinata del prodotto “vino” e del prodotto “territorio” nel quadro di un coerente e sistematico disegno di valorizzazione concordato con Consorzi, Istituzioni ed Enti che lavorano sugli stessi obiettivi di crescita.

Premio Ecofriendly

Nel prossimo futuro i consumatori considereranno il fattore ecologico come uno dei parametri principali per scegliere un vino, attribuendo al concetto di “rispetto per l’ambiente” un’importanza simile al prezzo, alla varietà o all’origine.
L’Italia vitata, che sui valori della sostenibilità vanta un primato assoluto in Europa, vede i vignaioli impegnati su percorsi ispirati a ripristinare la produttività biologica dei terreni e la sostenibilità ambientale con pratiche che prevedono diversi tipi di intervento:
- riducendo al minimo l’uso di prodotti agrochimici, soprattutto in presenza di efficaci alternative;
- migliorando i sistemi d’irrigazione per massimizzare l’efficienza dell’acqua;
- ottimizzando la validità delle operazioni di cantina e l’uso di energie rinnovabili e dei biocarburanti;
- utilizzando bottiglie di vetro più leggere e optando su quelle aziende vetrarie fortemente impegnate nell’impiego del vetro riciclato.
Lo scopo principale di queste azioni, se da un lato riveste un profilo etico, dall’altro, essendo ampiamente pubblicizzato, è quello di entrare nella mente del consumatore proponendo nella comunicazione il messaggio di aziende “amiche dell’ambiente”.

Vinibuoni in prima fila nella sostenibilità
Nel corso di questi anni, Vinibuoni d’Italia ha evidenziato le aziende vitivinicole impegnate fortemente sui valori della sostenibilità pertanto, in collaborazione con Verallia, la Guida ha rinnovato anche nell’edizione 2015 il premio Ecofriendly. Questo riconoscimento viene ogni anno attribuito a Merano WineFestival ad alcune aziende che si sono particolarmete distinte.

Sette aziende tra quelle virtuose selezionate nella Guida si sono particolarmente
distinte e hanno ottenuto il “Premio Ecofriendly 2015” in collaborazione con Verallia e
pertanto vengono insignite del diploma di gran merito.
Arcipelago Muratori: per il lungo un percorso avviato da tempo destinato al miglioramento della
gestione del vigneto con sistemi di produzione che ne garantiscono la salubrità.
Cantina Castelnuovo Del Garda: per il progetto “Insieme per la sostenibilità in viticoltura”
Feudo Antico: per la produzione bio e la certificazione Magis sulla sostenibilità dei vini prodotti
Ferrari Spumanti: per il Protocollo di viticoltura di montagna salubre e sostenibile
Monteforte d’Alpone: per il progetto “Grappoli a impatto zero”
Montresor: per l’eliminazione degli interventi non necessari e l’adesione al protocollo Magis
Terra dei Re: per il primo vino certificato sostenibile “Nocte 2010 Aglianico del Vulture”.

Vinibuoni d’Italia e Verallia hanno inoltre deciso di premiare il Consorzio di San Gimignano
per essersi distinto nell’impegno e nei progetti a favore della sostenibilità.

IL PREMIO SPECIALE VERALLIA:
Il premio speciale Verallia è stato attribuito alle seguenti aziende:
Argiolas - Cantina Terre Del Barolo - Cusumano - Tommasi - Vinicola Serena
Inoltre per sottolineare l’impegno profuso verso questi valori, tutte le aziende che hanno segnalato la loro solerzia, la loro cura e loro attenzione sui temi della sostenibilità ambientale vedono riconosciuta la loro diligenza con un attestato di merito che Vinibuoni d’Italia in collaborazione con Verallia invia loro.

Verallia partner
Poiché sostenibilità e innovazione sono i valori che meglio identificano Verallia, è stato naturale per Vinibuoni d’Italia condividere con questa azienda il suo progetto. La linea più ecologica dei contenitori Verallia è Ecovà. Bottiglie progettate e prodotte grazie a tecnologie d’avanguardia, un’innovazione che rende possibile la riduzione del peso dei contenitori dal 10 al 30%, pur mantenendo le stesse qualità tecniche ed estetiche della linea tradizionale, e un minore impatto ambientale in ogni fase di vita delle bottiglie. Ma Ecovà è anche un’attitudine che riguarda tutti gli aspetti della vita dei contenitori. Un approccio globale, una filosofia produttiva che coinvolge tutta la filiera, con vasi e bottiglie sviluppati in partnership con professionalità specializzate che si fanno portavoce di un modo di pensare e di agire nuovo, che dà più valore alle persone e all’ambiente.

ELENCO AZIENDE ECOFRIENDLY

Degustazioni e riflessioni a Badia di Morrona

Badia di Morrona è un luogo di serenità e pace che si distende sulle colline toscane, raccogliendo nei suoi 500 ettari vigneti, boschi, seminativi e pascoli che disegnano un paesaggio dai tratti ameni e integri. Ad ospitare i coordinatori della guida Vinibuoni d’Italia i suggestivi ed antichi casali che compongono la proprietà dominata appunto dalla Badia. A fare da padrone di casa  Maddalena Mazzeschi, una delle firme italiane più autorevoli nella comunicazione del vino.
La storia della Badia comincia nell’anno 1000 e nel convento dei Monaci Benedettini già si produceva vino. Una vocazione ripresa fin dal 1939 dalla famiglia Gaslini che attualmente ha ampliato la proprietà puntando alla valorizzazione delle potenzialità enoiche e turistiche del territorio, valorizzando in particolare i vini da vitigni autoctoni che qui raggiungono punte qualititative di estremo interesse.
In questo luogo di assoluto relax, la Redazione e il curatore nazionale della guida Mario Busso hanno dato avvio ai lavori della nuova edizione, ricordando il rigore etico che la caratterizza, la trasparenza assoluta delle scelte, la libertà di giudizio dei coordinatori, la necessità della condivisione degli obiettivi e le modalità di degustazione.
Importanza decisiva proprio alla valutazioni dei vini che devono premiare fragranza, bevibilità e corrispondenza vino-vitigno-territorio. A questo proposito i coordinatori si sono tarati esprimendo ognuno e condividendo il proprio giudizio su un vino portato in guida nella passata edizione. Convergenza, coerenza ed omogeneità sono gli elementi emersi da un gruppo ormai coeso di 25 coordinatori a cui per la nuova edizione si sono uniti altre nuove firme.

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