Vini ad alta quota

Sempre di più i vignaioli italiani amano il Metodo Classico e hanno voglia di cimentarsi affrontando questa sfida. La spinta a cercare di utilizzare vitigni “non tradizionali”, soprattutto autoctoni, invoglia a scoprire se un vitigno a cui si è affezionati per tradizione e territorio può essere adatto per la spumantizzazione.
Così negli ultimi dieci anni molti produttori, situati al di fuori dalle quattro zone classiche (Franciacorta, Trento, Oltrepò pavese e Alta langa), hanno iniziato a produrre Metodo Classico senza ricorrere alle basi di Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Pinot Meunier, che sono i vitigni classici alla base degli Champagne.
Se il Lessini Durello ha fatto storia a sè ed è ormai attore di primo piano degli spumanti metodo classico italiani, altri territori e altri vitigni hanno portato alla ribalta etichette straordinarie. In un paese come il nostro, che può vantare un patrimonio ampelografico vastissimo, da Nord a Sud, prospera una grande varietà di vitigni con cui si possono creare delle bollicine lodevoli. Ma sono molto interessanti anche le sperimentazioni che vengono fatte in fase di affinamento che spaziano dalle altezze montane più elevate ai fondali marini.
Riporto l’esperienza della Cave Mont Blanc che è impegnata da ormai 10 anni nella sperimentazione e produzione di uno spumante ad alta quota sulla base di Priè Blanc; una realtà resa possibile con la collaborazione tra la cantina e la società delle Guide alpine di Courmayeur.
Il 20 luglio 2009 viene 'picozzata' in vetta al Monte Bianco la prima bottiglia di Metodo Classico Extra Brut 'Cuvée des Guides', in omaggio alla montagna ed alle sue guide, ma anche in omaggio al Prié Blanc vitigno autoctono valdostano a bacca bianca franco di piede.
La lavorazione della Cuvée des Guides, che veniva svolta interamente al Rifugio Monzino, continua ora il suo percorso con le funivie Monte Bianco al Pavillon a quota 2173 m. Il 'tirage' viene fatto nella nuova cantina in quota a cui seguirà, dopo 24 mesi, il 'dégorgement'.
L’altitudine, la pressione atmosferica, la temperatura dei 2173 m e le particolari attenzioni richieste in lavorazione, determinano caratteristiche inimitabili. Le diverse analisi di laboratori nazionali ed esteri, le molteplici degustazioni comparative, le particolarità del Prié Blanc, portano a considerare le bottiglie prodotte, un unicum nel panorama enologico mondiale.
Non solo gli spumanti, ma anche i vini invecchiati ad alta quota hanno proprietà organolettiche migliori dei lotti di riferimento affinati in pianura. Sono queste le conclusioni a cui sono arrivati gli chef - tre stelle Michelin - René e Maxime Meilleur che dal 2004 studiano l'influenza dell’altitudine sulla maturazione non solo del vino, ma anche del cibo. A questo scopo hanno conservato una botte della Cuvée Ursus 2019 della cantina Clos de l’Ours (Provenza) nella cantina del loro ristorante ad alta quota, a 2.700 m. Dopo due anni di invecchiamento, il vino è stato confrontato con la botte del vino identico conservata nella cantina a 230 m sul livello del mare. La conclusione dei vari operatori e sommelier presenti in degustazione è stata che il vino d’alta quota aveva un sapore più denso, più lungo e più armonioso, con una carica tannica molto più elegante.
In Italia, in Alto Adige, la Cantina St. Pauls dal 2011 matura il “Pinò 3000” - una cuvée dei loro Pinot Noir - a 3.048 m, mentre la Cantina di Tramin invecchia il suo Gewürztraminer 'Epokale' per sette anni in una galleria mineraria a più di 2.000 m di altitudine.

di Mario Busso

Vini spumanti tricolori davanti a tutti: primi in Europa

“Oltre i numeri, i consumi di vino e spumanti nel 2021 forniscono due domande: come mantenere il trend positivo all’estero, come sostenere il consumo interno” così in sintesi la riflessione di Giampietro Comolli, presidente Ovse-Osservatorio Economico Vini e Spumanti, struttura indipendente fondata nel 1991 all’Università Cattolica di Piacenza. Prosegue: “Il consumo è diventato più piacere e soddisfazione, quindi occorre molta più attenzione al contesto e contenuto, che il solo sviluppo commerciale. Un errore facile per chi vede solo volumi e fatturato come fattore di impresa”.
Dalla analisi di Ovse, oramai da 30 anni fonte di ricerca e studi sui consumi, emerge che neppure la rivoluzione dei canali di acquisto o vendita sarà determinante nei prossimi anni. È assodato che e-commerce e consumi domestici saranno fondamentali, ma la differenza sarà data dal lifetelling del vino e dalla formazione e conoscenza ambientale e dagli usi costumi che si stanno evolvendo in tutti i Paesi, sia quelli maturi sia quelli neofiti.

• In Italia, l’horeca ha riaperto battenti e i consumi hanno ripreso a crescere, senza contare la continuità del settore e-commerce, sia aziendale che di piattaforme. In ogni caso il prezzo al consumo ha risalito la scala che guida gli atti d’acquisto. Il vino totale recupera sul 2020 un +5%, ma non raggiunge il dato del 2019.
Per gli spumanti italiani la crescita è stata del 12%. È mancato nell’anno il consumo conviviale delle bollicine off-premise e in eventi.
I numeri segnano 205/208 milioni di bottiglie di origine nazionale (cui aggiungere 6 milioni di bottiglie estere in crescita rispetto al 2020) realmente stappate nell’anno, pari a una spesa di circa 1,430 mld di euro, con un prezzo medio a bottiglia sul mercato di 6,8 euro.  Il consumo domestico, cresciuto, si è attestato sul 61% del totale. Il fatturato al consumo è stato  inferiore al 2019, ma superiore al 2020, con leggero calo del prezzo medio della bottiglia al consumo causa blocchi dell’horeca, pubblico e del turismo. Molto bene il Prosecco Doc e i 3 Docg (Conegliano Valdobbiadene Asolo), Franciacorta e Alta Langa, stabili le quote e posizioni di Trento Doc, Alto Adige; bene le etichette regionali di vitigno e di Do-Igp provinciali, soprattutto nelle regioni del Sud Italia. La tendenza è stata quella di preferire i marchi più rinomati, le tipologie millesimate e tendenti al secco.

• All’estero, i consumi di vini e bollicine italiane sono in crescita sull’anno 2020, eguagliando e superando anche i dati 2019. La plv globale supera i 6,9 miliardi di euro e per il momento valutazioni salutistiche non hanno inciso sui mercati. Il consumo mondiale di vini italiani è cresciuto del 12% rispetto al 2020, del 4% rispetto al 2019.
Sottolinea Giampietro Comolli: “L’elemento più interessante è dato dal fatto che i valori al consumo dei vini italiani in tutti i principali Paesi importatori crescono, percentualmente, di più che i volumi, e questo riduce il gap storico di prezzo in vetrina e nella lista fra vini italiani e stranieri, a iniziare proprio da una bottiglia di vino spumante. Segnale di una considerazione e accettazione dell’accresciuto binomio valore-identità nazionale”.
Vini spumanti tricolori davanti a tutti: primi in Europa, primi nella esportazione extraUE, con incrementi dal 40% al 15%, nell’ordine in Usa, in Germania, in Canada, in Regno Unito, bene anche in Russia e Estremo Oriente. Molto bene in Francia (+16%), ripresa in Svizzera (+11%), Canada (+15%) e Giappone, ma con  crescita del prezzo alla vendita molto significativi. Il Prosecco Doc è leader.

Vinibuoni d'Italia e Verallia premiano le Sparkling Star 2019

La presentazione dell'edizione 2020 della guida vedrà protagonisti anche gli spumanti più votati tra le 542 etichette, provenienti da tutte le regioni italiane, che Vinibuoni d’Italia ha portato in degustazione a Vinitaly 2019.
Nel concorso ‘Vota la tua Sparkling Star’, realizzato in collaborazione con Verallia, il pubblico è stato chiamato a esprimere il proprio giudizio sugli spumanti degustati, suddivisi in 8 sezioni.
Ecco gli spumanti più votati, che verranno insigniti del diploma di merito sabato 9 novembre al Teatro Puccini, nell'ambito del Merano WineFestival 2019.

METODO CLASSICO
1° La Scolca - Soldati La Scolca d’Antan Brut Rosé Millesimato 2007
2° Baldetti Alfonso - Baldetti Brut
3° Di Legami - Terre Siciliane Igt Grillo Spumante Extra Brut Biologico Millesimato 2015
FRANCIACORTA
1° Bellavista - Franciacorta Docg Brut Teatro alla Scala Vendemmia 2013
2° Castello Bonomi - Tenute in Franciacorta - Franciacorta Docg Ris. Brut CruPerdu Grande Annata 2009
3° Villa Franciacorta - Franciacorta Docg Riserva Millesimato Brut Emozione 40 anni 2008
OLTREPÒ PAVESE
1° Manuelina - Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Rosé Brut 145 Millesimato 2013
2° Terre d’Oltrepò - Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Brut Sansaluto 2009
3° Rebollini Bruno - Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Brut Nature Millesimato 2013
TRENTO
1° Cavit - Trento Doc Pas Dosé Altemasi 2012
2° Maso Poli - Trento Doc Riserva Brut 60 mesi 2012
3° Cantina Aldeno - Trento Doc Riserva Pas Dosé Altinum 2012
METODO CHARMAT
1° Rossovermiglio - Falanghina del Sannio Doc Spumante Brut Frenesia
2° Tenuta del Buonamico - Gran Cuvée Particolare Brut Rosé
3° Cantina di Casorzo - Chardonnay Brut
PROSECCO DOCG
1° Spumanti Dal Din - Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Dosaggio Zero RY
2° Le Colture - Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Dry
3° Adami - Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Dry
PROSECCO DOC
1° Ronco Margherita - Prosecco Doc Spumante Brut
2° Collis Cantina Veneta - Prosecco Doc Spumante Extra Dry
3° Genagricola - Prosecco Doc Spumante Extra Dry
SPUMANTI DOLCI
1° Tenuta del Buonamico - Gran Cuvée Particolare Spumante Dolce
2° Cantina di Casorzo - Malvasia di Casorzo Doc Spumante Pantarei
3° Cantine del Notaio - La Postilla

Vota la tua Sparkling Star

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L’inizio del 2018 ha registrato un significativo exploit per Franciacorta e Trento Doc, soprattutto millesimati, pas dosè e biologici. Vanno forte anche i millesimati da vitigni autoctoni come il Lambrusco e quelli del Sud Italia. Buoni i risultati anche per le bollicine dell’Alto Adige e dell'Alta Langa.
Il Prosecco mantiene il suo primato sul mercato, con tre bottiglie su cinque, e cresce in particolare il Conegliano Valdobbiadene Superiore Docg.
 Chi compra più spumanti italiani?
In controtendenza rispetto agli anni precedenti, sono gli over 60 a spendere maggiormente in bollicine rispetto ai Millennials. Questa netta crescita del consumo di spumanti italiani evidenzia, nell’economia interna, un clima di fiducia rispetto ai prodotti italiani: il consumatore sta sempre più riconoscendo il valore di ciò che è made in Italy e della qualità che i prodotti italiani sono in grado di offrire.

•  Ecco dunque la guida Vinibuoni d’Italia protagonista a Vinitaly anche in questo settore con il concorso che si svolge presso lo stand Enoteca Italia, Padiglione 12, Stand C2.
La produzione di bolle, che interessa l’intera Penisola, è in grado di offrire al consumatore etichette di rara suggestione e novità, rappresentate soprattutto dai vini base ottenuti dai vitigni autoctoni. Infatti insieme alle consolidate realtà rappresentate dal Prosecco, dalla Franciacorta, dal Trento, dall’Oltrepo Pavese, dal Lessini Durello, dall’Alta Langa e dall’Asti, Vinibuoni d’Italia propone a Vinitaly in degustazione 462 diverse bollicine in versione Martinotti/Charmat e Metodo Classico provenienti da tutte le regioni italiane. Accanto alle tipologie più conosciute, saranno infatti presenti alcune piccole produzioni nate, in molti casi, dalla sperimentazione dei produttori sulla base di vini ottenuti da vitigni autoctoni. Un viaggio tra “bollicine” molto particolari, che al di là di quella che può sembrare un’esaltazione aprioristica dell’autoctono, racconta vitigni ed etichette capaci di esprimere eccellenze. Bottiglie che possono costituire delle valide alternative, quando si ha voglia di bere qualcosa di diverso o si vuole privilegiare un abbinamento cibo-vino legato al territorio. Così a Sparkling Star le 462 etichette delineano un viaggio spumeggiante che partendo dal Piemonte arriva alla Sicilia e alla Sardegna …e non mancheranno piacevolissime ed inaspettate sorprese.

•  Anche quest’anno, legato alla degustazione degli spumanti, Vinibuoni d’Italia propone il concorso
“Vota la tua Sparkling Star” che si articola in 8 sezioni per la nomination del migliore spumante eletto dagli operatori e dai visitatori che degusteranno i vini presso lo stand di Vinibuoni d’Italia.
Ecco le sezioni
• Franciacorta
• Oltrepò Pavese
• Trento Doc
• Metodo Classico Italia
• Metodo Charmat/Martinotti Italia
• Prosecco Docg
• Prosecco Doc
• Spumanti Dolci

Lo spumante maggiormente votato, per ogni categoria, sarà premiato anche quest’anno al Merano WineFestival nel prestigioso evento di presentazione della guida Vinibuoni d’Italia 2019, nella quale verranno segnalati gli spumanti che vinceranno nelle singole sezioni.

Enoteca Italia al Merano Winefestival

La guida Vinibuoni d’Italia continua le iniziative promozionali già intraprese con successo negli scorsi anni, riproponendo anche a Merano il suo impegno nel valorizzare i vini da vitigni autoctoni italiani.

Nella prestigiosa cornice del Kurhaus, il firmamento si arricchisce dei vini stellati che brillano nel grande banco degustazione di Enoteca Italia.

Operatori e winelover infatti potranno degustare ed apprezzare 320 etichette tra vini da vitigni autoctoni e spumanti Metodo Classico provenienti da tutte le regioni italiane.

Giunta alla quindicesima edizione, la guida Vinibuoni d’Italia promuove il made in Italy del vino proponendo in degustazione in Enoteca Italia vini noti e blasonati, ma anche tipologie rare e meno conosciute, degne di essere apprezzate per l’eccellente qualità dimostrata dai produttori.

Enoteca Italia porta dunque in scena una rassegna di vini italiani del tutto eccezionale, poiché in un solo spazio sarà possibile apprezzare un numero elevato di vini rappresentativi del prezioso ed immenso mosaico vitivinicolo che il mondo intero ci invidia. Un vero e proprio patrimonio per l’Italia, riconosciuto universalmente per tipicità e qualità, espressione della più grande biodiversità del mondo.

Enoteca Italia rappresenta inoltre l’eccezionale opportunità per i produttori selezionati dalla guida di promuovere il meglio delle loro etichette nel prestigioso parterre del Merano WineFestival.

Enoteca Italia è strategicamente collocata lungo il red carpet che collega il Kurhaus alla GourmetArena.

Per la degustazione dei vini occorre accreditarsi presso lo stand Vinibuoni d’Italia, quindi richiedere i vini consultando l’apposito catalogo o affidandosi al personale della guida per avviare un interessante percorso di degustazione.

CATALOGO ENOTECA ITALIA - MERANO 2017

 

Vinibuoni dopo Vinitaly

Dopo quattro giorni di business e promozione per il mondo vitivinicolo, il 51° Vinitaly chiude registrando 128 mila presenze da 142 nazioni. In crescita l’internazionalità del salone che quest’anno ha visto aumentare i top buyer stranieri accreditati che toccano quota 30.200 (+8% sul 2016), sul totale dei 48 mila visitatori esteri. Un risultato importante che ha segnato un grande interesse verso il mondo dei vitigni autoctoni, sempre più protagonisti dei mercati.

Enoteca Italia, organizzata e gestita dalla Redazione di Vinibuoni d’Italia, è stata il punto di attrazione della manifestazione. Enoteca Italia è la soluzione ideata dalla guida per favorire gli operatori di settore alla ricerca del vino che un’agenda fitta di appuntamenti a volte non permette loro di scoprire. Infatti molti buyer hanno fatto tappa proprio nello stand di Enoteca Italia, dove oltre 350 etichette in bella mostra sono state presentate dai sommelier della guida con informazioni immediate. Un colpo d’occhio rapido sui vini da vitigni autoctoni di tutte le regioni italiane a cui ha fatto seguito la comoda ed immediata possibilità di degustare in maniera professionale tutte le referenze presenti. Tempi azzerati per buyer e wine lovers, che anche in questa edizione hanno decretato il successo di Vinibuoni d’Italia.

Il racconto dei vini nelle sue numerose interpretazioni a giornalisti, operatori di settore e appassionati ha offerto altresì la possibilità di crescita culturale attraverso laboratori di abbinamento che hanno avuto protagonisti i salumi Levoni e il Grana Padano in abbinamento a chicche enologiche selezionate appositamente da Vinibuoni d’Italia. Un sistema di “avvicinamento” alla cultura enogastronomia che ha dato grande soddisfazione ai produttori presenti e a tutti i visitatori.

Infine il momento del voto a cui hanno partecipato oltre mille appassionati di bollicine. Infatti con l’iniziativa “Vota la tua Sparkling Star” il pubblico ha potuto esprimere il proprio giudizio decretando, nelle varie categorie di spumanti, quello che a loro gusto è risultato il migliore.

METODO CLASSICO

Spumante Metodo Classico Brut Soldati La Scolca d'Antan 2005 – LA SCOLCA

Spumante Metodo Classico Brut Rosé Soldati La Scolca d'Antan 2005 – LA SCOLCA

Spumante Metodo Classico Brut Parusso 2012 – PARUSSO

FRANCIACORTA

Franciacorta Docg Extra Brut Millesimato 2012 – BERSI SERLINI

Franciacorta Docg Millesimato Pas Dosé Castello di Gussago La Santissima – CASTELLO DI GUSSAGO LA SANTISSIMA

Franciacorta Docg Millesimato Brut Cuvette 2008 – RICCI CURBASTRO

OLTREPÒ PAVESE

Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Brut Virtus Millesimato 2009 – VIGNE OLCRU

Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Brut Victoria Millesimato 2009 – VIGNE OLCRU

Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Rosé Cruasé Brut – TERRE D'OLTREPÒ

TRENTO DOC

Trento Doc Rosé Extra Brut 2012 – MOSER

Trento Doc Brut Rosé Abate Nero Millesimato 2012 – ABATE NERO

Trento Doc Rosé Brut Piancastello 2011 – ENDRIZZI AZIENDA VITIVINICOLA

METODO CHARMAT

Sannio Doc Aglianico Rosato Spumante Extra Dry Animanera - ROSSOVERMIGLIO

Spumante Brut Rosé Gran Cuvée Particolare – TENUTA DEL BUONAMICO

Terre Siciliane Igt Bianco Spumante Brut Chenin Blanc Mandrarossa 2016 – CANTINE SETTESOLI

PROSECCO

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut – DRUSIAN FRANCESCO

Prosecco Doc Treviso Spumante Extra Dry Gujot – DRUSIAN FRANCESCO

Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry Metodus – ARIOLA VIGNE E VINI

SPUMANTI DOLCI

Spumante Particolare Gran Cuvée Dolce – TENUTA DEL BUONAMICO

Moscato Spumante Dolce La Postilla – CANTINE DEL NOTAIO

Spumante Dolce Verduzzo Friulano Gran Dessert – CANTINA PRODUTTORI DI CORMÒNS

VOTA LA TUA SPARKLING STAR

Scarica il catalogo degli spumanti del concorso Sparkling Star

Nuovo anno record il 2016 per le Bollicine italiane, che hanno registrato un incremento del 30,8% in quantità e del 36,4% in valore, pari a 353,4 milioni di dollari contro i 259 dell’anno precedente.

Denis Pantini, responsabile Wine Monitor di Nomisma, sottolinea il ruolo centrale degli spumanti, che sono il traino della crescita mondiale del consumo di vino: “Solo negli ultimi dieci anni, il consumo di sparkling è aumentato di oltre il 30% contro una percentuale che, per quanto riguarda il vino nel suo complesso, non è andata oltre il 5%. Contestualmente, anche gli scambi internazionali sono cresciuti di oltre il 60% in valore e l’export di spumanti italiani è andato ben al di là di questa performance:+242%".
Sempre di più il consumatore si sta orientando a considerare questa tipologia di vini non solo per l’aperitivo, o come vini da dessert, ma anche per accompagnare i pasti.

La produzione interessa l’intera Penisola che sviluppa una produzione spumantistica di grande interesse in grado di offrire al consumatore etichette di rara suggestione e novità, rappresentate soprattutto dai vini base ottenuti dai vitigni autoctoni.

Vinibuoni d’Italia propone a Vinitaly in degustazione 448 diverse “bollicine” provenienti da tutte le regioni italiane. Accanto alle tipologie più conosciute, saranno presenti alcune piccole produzioni nate, in molti casi, dalla sperimentazione dei produttori.

Anche quest’anno, legato alla degustazione degli spumanti, Vinibuoni d’Italia propone il concorso “Vota la tua Sparkling Star”.

Il concorso si articola in 7 sezioni per la nomination del migliore spumante eletto dagli operatori e dai visitatori che degusteranno i vini presso lo stand di Vinibuoni d’Italia a Vinitaly.

Lo spumante maggiormente votato, per ogni categoria, in collaborazione con Verallia, sarà premiato anche quest’anno a Merano WineFestival nel prestigioso evento di presentazione della Guida “Vinibuoni d’Italia 2017”, nella quale verranno anche segnalati gli spumanti che vinceranno nelle singole sezioni.

Aperò

Ogni giorno dal 10 al 13 Aprile dalle ore 12 alle 15 sarà possibile partecipare
al laboratorio di degustazione di quattro tipologie di SALUMI LEVONI con quattro differenti vini autoctoni selezionati dalla guida Vinibuoni d’Italia. Sarà inoltre in degustazione la Mortadella Bologna Igp Oro in abbinamento con gli Spumanti Italiani.

L’iscrizione è gratuita presso lo stand di Vinibuoni d’Italia.

Salame Abruzzese gentile
Salame dell’antica tradizione norcina abruzzese, dal gusto decisamente speziato. Il rosso vivo della fetta è dato dalle carni macinate a grana fine, aromatizzate con abbondante pepe nero in grani. Insaccato in budello naturale “gentile” dalla forma caratteristica allargata alla base.
Vermentino di Sardegna
Il colore è di uno splendido giallo paglierino con riflessi verdognoli, limpidissimo.
Il bicchiere ha bouquet avvolgente e si esprime ricco di fiori d’arancio e di biancospino con richiami fruttati di pompelmo rosa e pesca gialla e note di rosmarino, timo e salvia. Il palato è secco, ricco, avvolgente, morbido e ben equilibrato, fresco ed elegante, denota una splendida sapidità, con una buona acidità e un retrogusto rinfrescante e persistente.

Capocollo Napoletano
Ottenuto dalla lavorazione della porzione superiore del collo del maiale, da qui il nome che lo identifica, viene salato e aromatizzato con spezie tra cui peperoncino e paprica e massaggiato accuratamente. Insaccato in budello naturale, legato a mano e pressato tra due stecche di bambù, il Capocollo Napoletano Levoni ha consistenza morbida, gusto saporito e piccante con leggera affumicatura naturale.
Cerasuolo d’Abruzzo
Nel bicchiere il colore è brillante e allegro. Il naso è subito affascinato dai profumi intensi di frutta rossa in cui campeggia la fragola cui segue la tipica nota di mandorla. In bocca è una festa di freschezza contrassegnata da un finale fiorito assai persistente capace di interagire a lungo con la delicata affumicatura e l’accennata piccantezza del capocollo.

Salame Finocchiona
La Finocchiona, nata nella Firenze medievale, è la regina dei salumi toscani. Insaccata in budello naturale, si offre morbida al taglio e l’impasto a grana media si presenta ben equilibrato tra parti grasse e magre. L’aroma intenso del finocchio sovrasta
i leggeri sentori di aglio e pepe, che sono quasi impercettibili. L’armonia gustativa
è sorprendente perché la freschezza del finocchio si sposa all’elegante ricchezza delle carni.
Cerasuolo di Vittoria
Il nome può sviare il consumatore. In realtà si tratta di un grande rosso siciliano ottenuto da una cuvée di Nero d’Avola e di Frappato. Un bel rosso rubino luminoso accompagna il bicchiere, che si ammanta al naso di frutti rossi, spezie, terra umida e macchia mediterranea. L’assaggio è coerente e stimolante per la gran varietà di aromi floreali che offre, ma anche frutti di bosco, la chiusura è sapida; la persistenza è lunga, caratterizzata da una gradevole nota ammandorlata.

Porchetta arrosto
La Porchetta Arrosto è formata da due mezzi lombi di suino avvolti in una pancetta sgrassata e insaporiti con una miscela di erbe aromatiche e vino. Cotta lentamente a vapore e successivamente arrostita, la Porchetta Levoni offre tutto il suo gusto delicato e al contempo appetitoso.
Valpolicella Classico Superiore
Il Valpolicella Classico Superiore è un vino in grado di coniugare nel bicchiere freschezza e corpo, mostrando le sue carte migliori attraverso la floreale fragranza che richiama la viola e la mandorla. Un vino che, grazie alla piacevolezza degli aromi e al suo palato elegante, vellutato e sapido, si dimostra davvero ottimo sulla Porchetta Arrosto. Riceve l’appellativo di “superiore” perché nasce da uve con gradazione più elevata e segue almeno un anno di maturazione.

Bologna IGP Oro
Salume tra i più amati e radicati nella tradizione gastronomica italiana. La produzione segue il rigido disciplinare che ne tutela l’Indicazione Geografica Protetta.
La mortadella Levoni si distingue per l’esclusiva e delicata aromatizzazione che
la rende facilmente digeribile. La lenta e prolungata cottura consente di ottenere
un prodotto dal gusto pieno e delicato, inimitabile.
Spumanti Metodo Classico e Metodo Charmat
L’abbinamento è dettato dalla contrapposizione delle caratteristiche organolettiche dei due elementi: la grassezza, l’untuosità e la grande ricchezza aromatica della
mortadella che trova un perfetto contrasto con la lubrificante freschezza,
la florealità e lo spessore aromatico di un buon spumante italiano. Il ricco bagaglio di sentori permette di celebrare matrimoni di affezione e anche audaci che esaltano e armonizzano la sensazione grassa e avvolgente offerta dalla mortadella e la sua grande ricchezza aromatica.

Salumi Levoni
Via Matteotti, 23 – 46014 Castellucchio (Mantova)
tel. 0376 434011 - levoni@levoni.it - www.levoni.it