Il Premio Ecofriendly a Tasca d’Almerita, Marchesi Antinori, Argiolas, Michele Chiarlo e Rivera

La viticoltura disegna il paesaggio italiano in ogni regione e caratterizza fortemente l’ambiente in cui viviamo. Da anni la guida Vinibuoni d’Italia, con l’istituzione del Premio Ecofriendly, ha voluto evidenziare che le eccellenze vinicole devono andare di pari passo con le eccellenze ambientali in cui la quadrilogia rappresentata dagli indicatori dell’acqua, dell’aria, del territorio e del vigneto è inscindibile.
Il progetto nazionale VIVA, avviato nel 2011 dal ministero dell’Ambiente per “La Sostenibilità nella Vitivinicoltura in Italia”, in questi anni ha coinvolto quasi un centinaio di grandi aziende e importanti marchi che si sono e si stanno impegnando a migliorare le prestazioni di sostenibilità della filiera vitivinicola attraverso l’analisi dei quattro indicatori citati.
VIVA ha realizzato un disciplinare che prevede sia una certificazione di prodotto che aziendale, inoltre è stata elaborata un’etichetta consultabile da smartphone o tablet attraverso la quale sono resi noti al consumatore i risultati delle prestazioni ambientali raggiunti dai produttori che aderiscono al progetto.
VIVA, che ha lavorato in sinergia e condivisione con i principali programmi di sostenibilità, si è consolidato e, ad oggi, è il progetto nazionale di riferimento.
Il Ministero dell’Ambiente supporta iniziative regionali per la sostenibilità nel settore vitivinicolo, che coniugano le esperienze acquisite in VIVA con buone pratiche elaborate a livello territoriale, come è successo per il progetto SOStain elaborato dall’“Alleanza per lo sviluppo sostenibile in viticoltura”, associazione senza fini di lucro costituita in Sicilia dalle aziende Tasca d’Almerita e Planeta, che hanno elaborato un protocollo di buone pratiche per la valorizzazione e la tutela del territorio vitivinicolo siciliano utilizzando gli Indicatori VIVA come strumento di valutazione delle prestazioni ambientali.
Il successo del programma e la diffusione dei valori della sostenibilità, in un settore di punta per l’economia e per l’export italiano, continuano a coinvolgere le aziende e tra le adesioni spiccano importanti gruppi rappresentanti dell’Istituto Grandi Marchi.
Con il premio Ecofriendly abbiamo voluto dare riscontro ad alcune di esse che, nell’ambito del progetto, si sono distinte in particolare: Marchesi Antinori, Argiolas, Michele Chiarlo e Rivera, oltre a Tasca d’Almerita.

Presentazione regionale di Vinibuoni d'Italia 2020 a Montalcino

Venerdì 6 dicembre 2019 - ore 10.30
Teatro degli Astrusi – Montalcino (SI)

È la Toscana, con Montalcino, la terza tappa del tour delle presentazioni regionali di Vinibuoni d'Italia 2020.
Appuntamento al Teatro degli Astrusi, in collaborazione con il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Verallia e Levoni e con il patrocinio del Comune di Montalcino.

Con 250 aziende selezionate, inserite nelle sezioni dedicate ai vini da vitigni autoctoni e agli spumanti Metodo Classico, la Toscana è la seconda regione per numero di cantine presenti in guida nell'edizione 2020. Le selezioni della commissione regionale, rigorosamente a bottiglia coperta e coordinate da Daniele Bartolozzi e Riccardo Margheri, hanno portato a recensire 781 etichette. 61 i vini che si sono aggiudicati la Corona, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida, 58 quelli che hanno ottenuto la Corona del Pubblico e 30 le etichette che si sono invece aggiudicate la Golden Star.

La presentazione regionale della guida sarà l’occasione per la consegna dei diplomi di merito alle aziende premiate e un momento per uno scambio di opinioni informale sullo stato dell'arte del vino toscano e sulle sue prospettive, con i rappresentanti e i produttori dei principali Consorzi e distretti vinicoli della Toscana.

In collaborazione con Verallia, partner di Vinibuoni d'Italia, nasce il premio “Novità Toscana dell’anno”, un riconoscimento al vino o all'azienda che più ha sorpreso i coordinatori regionali nel corso degli assaggi per la nuova edizione della guida.

L'appuntamento si concluderà con una degustazione dei vini premiati in abbinamento a salumi Levoni.

Interverranno:
Fabrizio Bindocci - Presidente Consorzio Brunello
Mario Busso - curatore Vinibuoni d’Italia
Moderano:
Daniele Bartolozzi e Riccardo Margheri - coordinatori Toscana

Vinibuoni d'Italia e Verallia premiano le Sparkling Star 2019

La presentazione dell'edizione 2020 della guida vedrà protagonisti anche gli spumanti più votati tra le 542 etichette, provenienti da tutte le regioni italiane, che Vinibuoni d’Italia ha portato in degustazione a Vinitaly 2019.
Nel concorso ‘Vota la tua Sparkling Star’, realizzato in collaborazione con Verallia, il pubblico è stato chiamato a esprimere il proprio giudizio sugli spumanti degustati, suddivisi in 8 sezioni.
Ecco gli spumanti più votati, che verranno insigniti del diploma di merito sabato 9 novembre al Teatro Puccini, nell'ambito del Merano WineFestival 2019.

METODO CLASSICO
1° La Scolca - Soldati La Scolca d’Antan Brut Rosé Millesimato 2007
2° Baldetti Alfonso - Baldetti Brut
3° Di Legami - Terre Siciliane Igt Grillo Spumante Extra Brut Biologico Millesimato 2015
FRANCIACORTA
1° Bellavista - Franciacorta Docg Brut Teatro alla Scala Vendemmia 2013
2° Castello Bonomi - Tenute in Franciacorta - Franciacorta Docg Ris. Brut CruPerdu Grande Annata 2009
3° Villa Franciacorta - Franciacorta Docg Riserva Millesimato Brut Emozione 40 anni 2008
OLTREPÒ PAVESE
1° Manuelina - Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Rosé Brut 145 Millesimato 2013
2° Terre d’Oltrepò - Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Brut Sansaluto 2009
3° Rebollini Bruno - Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Brut Nature Millesimato 2013
TRENTO
1° Cavit - Trento Doc Pas Dosé Altemasi 2012
2° Maso Poli - Trento Doc Riserva Brut 60 mesi 2012
3° Cantina Aldeno - Trento Doc Riserva Pas Dosé Altinum 2012
METODO CHARMAT
1° Rossovermiglio - Falanghina del Sannio Doc Spumante Brut Frenesia
2° Tenuta del Buonamico - Gran Cuvée Particolare Brut Rosé
3° Cantina di Casorzo - Chardonnay Brut
PROSECCO DOCG
1° Spumanti Dal Din - Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Dosaggio Zero RY
2° Le Colture - Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Dry
3° Adami - Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Dry
PROSECCO DOC
1° Ronco Margherita - Prosecco Doc Spumante Brut
2° Collis Cantina Veneta - Prosecco Doc Spumante Extra Dry
3° Genagricola - Prosecco Doc Spumante Extra Dry
SPUMANTI DOLCI
1° Tenuta del Buonamico - Gran Cuvée Particolare Spumante Dolce
2° Cantina di Casorzo - Malvasia di Casorzo Doc Spumante Pantarei
3° Cantine del Notaio - La Postilla

Vinibuoni premia a Merano le aziende virtuose

La sostenibilità è un driver sempre più importante per il mondo del vino, sia per le scelte dei consumatori, che per le strategie delle cantine. Concetto che si declina sempre più a 360 gradi, dalla vigna alla bottiglia.
Un’apposita icona segnala in guida le aziende virtuose che si sono messe in evidenza nell’abbattimento dei consumi energetici, nel recupero delle acque, nella riduzione delle emissione di gas a effetto serra, nell’utilizzo di prodotti eco-compatibili, nella conduzione biologica o biodinamica, nell’impiego di energie alternative, nell’uso dei residui di potatura o altro, nella fruizione di materiali riciclati per imballaggi, nell’uso di bottiglie leggere… Partendo dall’analisi dei vari settori individuati, Vinibuoni d’Italia, in collaborazione con Verallia, Repower e Amorim, anche in questa edizione segnala, con un’apposita icona, le aziende virtuose che riceveranno il diploma di merito.

Le Virtuose 2020
Quattro le aziende che si sono particolarmente distinte e hanno ottenuto il Premio Ecofriendly Vinibuoni d’Italia 2020 che verrà consegnato loro sabato 9 novembre al Merano WineFestival durante la presentazione della guida presso il Teatro Puccini con inizio alle 10.30:
Astoria Vini - Veneto; Letrari - Trentino; Leone de Castris - Puglia; Fratelli Puddu - Sardegna.
Il Premio Speciale 2020 va ai territori del progetto Biowine (Biological Wine Innovative Enviroment): Sannio e Cilento (Campania) e Val d’Agri (Basilicata), che hanno implementato, rafforzato e diffuso pratiche sostenibili nella produzione vitivinicola e hanno saputo coinvolgere le comunità locali in un processo di condivisione e crescita dei valori del rispetto dell’ambiente, delle produzioni locali, della salute dei consumatori e del benessere della società.

Vinibuoni d’Italia 2019 premia le eccellenze della Toscana

Sarà il Teatro degli Astrusi in Montalcino ad ospitare la seconda presentazione regionale della guida Vinibuoni d’Italia 2019. Situato di fronte all’antico Palazzo Comunale, il Teatro voluto dall’Accademia degli Astrusi, che lo usava fin dal XVI secolo per le sue rappresentazioni, sarà la prestigiosa cornice che accoglierà l’importante appuntamento realizzato in collaborazione con le Istituzioni locali, con il Consorzio del Brunello di Montalcino e grazie all’intraprendente partecipazione dei coordinatori regionali Daniele Bartolozzi, Riccardo Margheri e Riccardo Gabriele.

Con questa presentazione regionale, anche quest’anno Vinibuoni d’Italia edita da Touring Club Italiano ha voluto rafforzare il legame con la Toscana, che continua a fare passi importanti verso la qualità e verso la definizione di un’identità significativa proponendo vini che affondano le loro radici nella storia.

Insieme ai coordinatori della regione saranno presenti i curatori nazionali, Mario Busso e Alessandro Scorsone che hanno ribadito l’importanza di questi eventi locali, che costituiscono un punto di orgoglio della guida Vinibuoni d’Italia, non solo per la promozione dei vini da vitigni autoctoni della Penisola e dei produttori che si sono distinti nel produrre vini di eccellenza, ma anche per conoscere più da vicino la realtà territoriale e raccogliere giudizi, riflessioni e consigli che i produttori propongono per meglio essere rappresentati dalla guida.

La presentazione della guida a Montalcino sarà anche l’occasione per consegnare i diplomi alle aziende che hanno raggiunto la Corona, la Golden Star e la Corona che il pubblico ha attribuito a Buttrio (Ud) durante le finali di Vinibuoni d’Italia con l’evento “Oggi le corone le decido io”, avvenimento unico in Italia realizzato in collaborazione con Enosocial, attraverso cui giornalisti, sommelier e winelovers si cimentano nell’affiancare le commissioni ufficiali della guida votando i vini finalisti a Corona. Alla presentazione di Montalcino è prevista la partecipazione di numerosi Consorzi della Regione, unitamente alla nutrita schiera dei produttori che verranno premiati.

Un momento importante sarà rappresentato dall’assegnazione del premio “Novità dell’anno in Toscana”, a cura dei coordinatori della Toscana di Vinibuoni d’Italia in collaborazione con Verallia.

A conclusione dell’evento verranno messi in degustazione i vini premiati della Regione abbinati ad alcune selezioni dell’arte norcina italiana proposte da Levoni, partner di Vinibuoni d’Italia.

Il Programma dell’evento di premiazione con inizio alle ore 10,30
Introduzione a cura dei Coordinatori della Toscana.
Saluto da parte del Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Patrizio Cencioni.
Presentazione dell’edizione 2019 della guida Vinibuoni d’Italia a cura di Mario Busso curatore nazionale.
La percezione del vino toscano da parte dei consumatori italiani a cura di Alessandro Scorsone curatore nazionale.
Un nuovo modello di mobilità nell’ambito dell’enoturismo toscano a cura di Francesco Di Ciommo presidente Smartmobility.
Premiazione delle aziende con gli interventi di:
Silvia Fiorentini per il Consorzio del Chianti Classico;
Elisabetta Borgonovi/Stefano Campatelli per il Consorzio di San Giminiano;
Silvia Loriga/Paolo Solini per il Consorzio del Nobile di Montepulciano;Luca Pollini per il Consorzio della Maremma; Patrizio Cencioni Presidente e Giacomo Pondini Direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino;
Premiazione “Novità dell’anno in Toscana” a cura dei coordinatori regionali di Vinibuoni in collaborazione con Verallia;

Nella Sala della Musica, adiacente al Teatro, degustazione dei vini toscani  in abbinamento ai salumi Levoni

Vinibuoni d'Italia 2018: tutte le novità

Vinibuoni d’Italia anche quest’anno si arricchisce di sezioni e di rubriche che, insieme alla selezione delle aziende, rendono la guida, che passa da 704 a 752 pagine, sempre più interessante.

Si tratta di contributi che sono stati realizzati con la collaborazione di alcuni partner storici e con l’attivazione di nuovi sodalizi, basati sulla condivisione di percorsi e della filosofia operativa della guida.

Sabato 11 Novembre, nell’ambito del Merano WineFestival, presso il teatro Puccini, si svolgerà la presentazione della nuova edizione.

• Vinibuoni, Associazione Enoteche Vinarius e Levoni

Nella guida un’apposita sezione dal titolo “Le enoteche del gusto” illustra il nuovo progetto realizzato in collaborazione con l’Associazione delle Enoteche Italiane “Vinarius”. Vinibuoni d’Italia 2018 realizzerà una ventina di presentazioni distribuite sul territorio nazionale con l’obiettivo di diffondere la conoscenza e la diffusione della guida su questo segmento che accoglie un pubblico di consumatori solitamente colto. L’Enoteca infatti consente al consumatore di avere maggiori informazioni sui vini, ma facilita anche la conoscenza dei clienti, più competenza sui prodotti che vengono venduti e una relazione spesso strategica con i produttori coniugata con una comunicazione diretta. In molti casi, negli esercizi più qualificati, la mescita si è trasformata in laboratori del gusto, perché unitamente al vino le scelte gastronomiche abbinate ricadono su taglieri di salumi e formaggi ispirati alle specificità territoriali della Penisola. Proprio per questo il salumificio Levoni, partner storico della guida, sarà presente con i propri prodotti in abbinamento ai vini.

• Ambasciatori

È il claim con cui Vinibuoni d’Italia, in questa edizione, contraddistingue il libero impegno di un gruppo ristretto di protagonisti che attraverso il vino e la valorizzazione in particolar modo dei vitigni autoctoni hanno dato sviluppo al territorio che li ospita. Al recupero di questi vini si sono dedicati i vignaioli italiani e Oggi sono molte le aziende che, attraverso il recupero e la diffusione dei vini che connotano i singoli territori, hanno favorito un volano di promozione della cultura, del paesaggio e delle bellezze artistiche in cui operano le singole realtà. Ai produttori interessati è stata offerta l’opportunità di presentarsi e di esibire il vino più rappresentativo della produzione aziendale, quello che rappresenta il “must” dell’azienda.

• Vinibuoni Charming Club

L’enoturismo si conferma una risorsa economica e culturale importante per il Belpaese.

Per soddisfare l’interesse e le richieste dei suoi lettori, la guida Vinibuoni d’Italia segnala da anni le aziende vitivinicole che offrono ospitalità nelle proprie strutture o in location ad esse collegate, evidenziando questo servizio con un’apposita icona messa a lato del nome dell’azienda selezionata in guida. Con Vinibuoni Charming Club, Vinibuoni d’Italia ha voluto fare di più, offrendo per il secondo anno un ventaglio di proposte veramente suggestive. Le aziende presenti in questa sezione colgono infatti l’opportunità di valorizzare la loro attività collegando la scoperta dei territori vitivinicoli ad una piacevole sosta di relax e/o di degustazione inserita nei territori tipici di produzione.

• Con Repower Vinibuoni promuove la mobilità sostenibile

Con la collaborazione intrapresa con Repower, a partire da questa edizione, la guida inserisce un nuovo tassello nel mosaico di iniziative intraprese per promuovere un concetto di sostenibilità a 360 gradi, di cui la mobilità rappresenta un aspetto chiave. Alcune cantine, specie se attrezzate per l’ospitalità agrituristica o di degustazione, si sono già attrezzate per venire incontro a chi inizia a muoversi su auto ibride plug-in o elettriche, offrendo loro un servizio di ricarica. Infatti l’auto elettrica si prefigura come l’alternativa sostenibile alla mobilità tradizionale. Offrire all’enoturista il servizio di ricarica, al di là di rafforzare il messaggio etico fortemente sostenuto dalla guida Vinibuoni d’Italia, rappresenta senza dubbio un’opportunità economica in più per le cantine stesse che diventerebbero veri punti di approdo nella mappa dei punti di ricarica italiani. Proprio per questo è nata una collaborazione con Repower, una società internazionale che opera nell’ambito del settore energetico e che da alcuni anni dedica alla mobilità sostenibile molta attenzione.

• La cantina chiavi in mano di Sacmi/Defranceschi

Anche quest’anno continua la collaborazione di Vinibuoni d’Italia con Sacmi Wine&Spirits che con l’acquisizione della Defranceschi e la collaborazione con laboratori di enologia (come Enosis Meraviglia, diretta da Donato Lanati) e archistar di fama mondiale lancia la sfida al mondo delle “piccole cantine” di qualità, non solo luogo di produzione, ma anche e soprattutto come luogo esperienziale completo dove il cliente si trova a contatto con un’identità, un territorio, una storia familiare e aziendale.

• Collaborazione con Amorim Cork

Importante la collaborazione tra Vinibuoni d’Italia e Amorim Cork la più importante azienda al mondo nella produzione e distribuzione di tappi in sughero, che fonda la sua crescita industriale su una logica di modernità e di innovazione, con cospicui investimenti nella ricerca e nello sviluppo. È grazie proprio al Reparto di Ricerca & Sviluppo dell’azienda, che Amorim Cork ha sconfitto l’odore di tappo, dovuto alla presenza nel sughero del TCA (Tricloroanisolo). Amorim Cork, in diretta corrispondenza con la filosofia della guida, è inserita nella Top 50 mondiale delle aziende “verdi”, perché basa la sua attività su una politica di rispetto per l’ambiente e per il pianeta.

• Friuli Venezia Giulia - Ersa e il focus dei giornalisti di settore

Per il settimo anno consecutivo, grazie alla collaborazione avviata con Ersa - l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - e con il comune di Buttrio, le finali di Vinibuoni d’Italia si sono svolte proprio in questa amena cittadina dei Colli Orientali. Definito la casa dei grandi bianchi d’Italia, il Friuli Venezia Giulia vanta in realtà un panorama enoico assai eterogeneo e variegato. Nei 20mila ettari vitati si coltivano straordinari autoctoni bianchi (Friulano, Malvasia, Picolit, Ribolla Gialla, Verduzzo, Vitovska) e rossi (Refosco, Schioppettino, Pignolo), accanto ad alloctoni ormai da tempo perfettamente ambientati. Le quattro diverse enoregioni che compongono la regione - Grave del Friuli, Pianura Friulana, Colli Orientali Friulani, Carso Triestino - sono tutte caratterizzate da una cultura enogastronomica, artistica e ambientale di antichissima storia e notevolissimo fascino. Vinibuoni ha raccolto la testimonianza di giornalisti italiani e stranieri che hanno parlato del loro rapporto con il Friuli Venezia Giulia vitivinicolo.

• Prosecco e Lambrusco, big nell’export e nei consumi

Il trend dei consumi premia i vini freschi e di moderato grado alcolico proprio come il Lambrusco che è diventato, negli ultimi 10 anni, uno dei vini italiani più apprezzato ed esportato nei mercati internazionali, raggiungendo 52 Paesi in 5 continenti. Il trend riguarda anche l’Italia perché il Lambrusco è il vino maggiormente venduto nella GDO. In termini quantitativi negli ultimi anni va sottolineata anche l’ascesa del Prosecco: oggi ogni cinque bottiglie di vino italiano a denominazione controllata e/o garantita, una è di Prosecco. Le previsioni per l’anno in corso indicano un ulteriore progresso tra il 5 e 7% in più del record dei 410 milioni di bottiglie raggiunto nel 2016, quando l’incremento aveva raggiunto il 15%. Nell’ambito della produzione del Lambrusco e del Prosecco Doc, Vinibuoni d’Italia ha ritenuto importante dare, in due apposite sezioni, un’indicazione ai suoi lettori per orientarli a cogliere i migliori prodotti in base alle modalità di degustazione e di valutazione della guida.

• Sostenibilità e viticoltura green

Vinibuoni d’Italia dedica da anni la propria attenzione all’impegno delle aziende che si sono dotate di standard e codici volontari per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della produzione vitivinicola. Questo impegno viene segnalato in guida con un’apposita icona, che permette al lettore di individuare agevolmente le aziende virtuose. Partendo da queste premesse, Vinibuoni d’Italia, in collaborazione con importanti partner essi stessi impegnati sui valori etici della sostenibilità ambientale - Verallia, Repower e Amorim –, invierà alle aziende ecofriendly il diploma di merito.

• 100 Anni nel calice

Non esiste nazione dotata di ricchezze storiche, ambientali e artistiche come l’Italia, un paese capace di suscitare innamoramenti negli artisti e nei letterati di ogni epoca. La medesima considerazione si può fare per i vini, perché gli avvenimenti storici, i costumi, il clima hanno fatto sì che ogni regione si configurasse con una propria identità vitivinicola. Dietro questo lungo cammino ci sono tanti attori, ci sono cantine secolari in cui il tempo ha fermato e confermato valori; in cui l’azione dell’uomo ha saputo coniugare la tradizione all’innovazione; filosofie di produzione e di vita; devozione al lavoro e continuità nella ricerca qualitativa; impegno nel vigneto e nella valorizzazione dei vitigni autoctoni del territorio. L’icona che in guida contiene il numero 100 celebra il “saper fare” e il lavoro delle aziende vitivinicole italiane con 100 e più anni. Con questa indicazione Vinibuoni d’Italia porta al centro dell’attenzione la genialità e la capacità creative che il mondo del vino riveste nel made in Italy.

Ecofriendly&Eticork - riconoscimenti alle aziende virtuose

Il premio Ecofriendly
L’impegno di Vinibuoni d’Italia a tutela dell’ambiente

Vinibuoni d’Italia con il Premio Ecofriendly dedica da anni la propria attenzione all’impegno delle aziende che si sono dotate di standard e codici volontari per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della produzione vitivinicola. Questo impegno viene segnalato in guida con un’apposita icona, che permette al lettore di individuare agevolmente le aziende virtuose che si sono messe in evidenza in vari settori di impegno: recupero delle acque e abbattimento dei consumi energetici, riduzione delle emissione di gas a effetto serra, utilizzo di prodotti eco-compatibili, conduzione biologica o biodinamica, impiego di energie alternative, uso dei residui di potatura o altro, fruizione di materiali riciclati per imballaggi, bottiglie leggere…

• Le Virtuose 2018
Partendo da questi elementi, Vinibuoni d’Italia, in collaborazione con Verallia, Repower e Amorim, anche in questa edizione segnala, con una apposita icona, le aziende virtuose che riceveranno il diploma di merito.

Tra queste, tre aziende si sono particolarmente distinte e hanno ottenuto il Premio Ecofriendly Vinibuoni d’Italia 2018 che verrà loro consegnato sabato 11 Novembre al Merano WineFestival durante la presentazione della guida presso il Teatro Puccini. Ad esse si aggiunge il Consorzio Prosecco Doc per l’adozione dello standard Sopt di Equalitas.

• Premio Ecofriendly Vinibuoni d’Italia 2018
Pasini San Giovanni - Lombardia
Ferrari Fratelli Lunelli - Trentino
Banfi - Toscana
Consorzio Prosecco Doc - Veneto

 

Premio  Eticork - Vinibuoni e Amorim a Cantine Pellegrino

Al prossimo Merano Wine Festival, Amorim Cork Italia nella persona del suo AD Carlos Veloso Dos Santos consegna il premio sostenibilità “ETICORK” al progetto solidal-enologico che si è maggiormente distinto per costanza, profondità di intervento e rilevanza sul territorio.

Il premio è stato istituito da Amorim Cork Italia in collaborazione con la guida Vinibuoni d’Italia e quest’anno viene assegnato a Cantine Pellegrino per l’importanza del progetto “Insieme per Pantelleria”. L’azienda infatti ha contribuito concretamente al programma della Riserva Naturale Orientata, raccogliendo fondi per la realizzazione di un vivaio dove riprodurre, e successivamente reimpiantare, le specie botaniche più rare, e quindi maggiormente a rischio di estinzione, che costituiscono un patrimonio di valore inestimabile per l’isola e il mondo. La macchia mediterranea rappresenta infatti uno dei 35 santuari di biodiversità del pianeta. Una meraviglia che può mantenersi sana anche grazie ai 2,2 milioni di ettari di foresta da sughero presenti: la quercia da sughero (quercus suber) è infatti una pianta generosa, che lascia filtrare molta luce e consente a varie specie animali e vegetali di vivere nel sottobosco, ma soprattutto intrappola CO2: ne assorbe fino a 14 milioni di tonnellate all’anno nel solo bacino del Mar Mediterraneo.

La consegna del premio avverrà sabato 11 Novembre a Merano nell’evento di presentazione della guida Vinibuoni d’Italia alla stampa. La cerimonia si svolgerà, nell’ambito del Merano WineFestival, presso il teatro Puccini a partire dalle ore 10.30.

 

Il vino secondo i Millennials

Si è svolto il 23 marzo presso la Sala Rossa dell’Agenzia di Pollenzo, struttura albertina che ospita l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e la Banca del Vino, il convegno “Il vino secondo i Millennials: una nuova generazione di consumatori” promosso da Verallia e Nomisma per discutere di prospettive e strategie a sostegno dell’export vinicolo e degli altri prodotti dell’agroalimentare italiano sul ricco mercato USA.

Verallia, terzo produttore globale di contenitori in vetro per l’industria alimentare, e Nomisma hanno richiamato a Pollenzo i rappresentanti dell’industria per un confronto su un tema di vitale importanza per il made in Italy: come difendere e ampliare la penetrazione del food & beverage tricolore nel mercato statunitense, terzo approdo dell’export italiano dopo Germania e Francia, ma primo per potenziale di crescita nel breve e medio periodo. Gli USA, inoltre, rappresentano il primo mercato di export per le nostre produzioni vinicole; un mercato che nel 2016 ha importato complessivamente oltre 5 miliardi di euro di vino, di cui il 32,4% di origine italiana, facendo del nostro paese il leader di settore.

Al di là delle nubi legate alle barriere doganali che l’Amministrazione Trump potrebbe erigere, in prospettiva appare determinante per le aziende italiane conoscere, conquistare e coltivare i favori dei Millennials americani, ovverosia le generazioni di giovani consumatori nate e cresciute a cavallo del cambio di millennio.

A tal proposito, al convegno di Pollenzo sono stati presentati i risultati della ricerca “Indagine sui Millennials - il ruolo del packaging per il consumatore di vino” realizzata da Winemonitor Nomisma. La ricerca, infatti, ha messo a confronto l’approccio al vino dei Millennials statunitensi e italiani, fotografandone le percezioni e i principali driver di scelta nell’acquisto e consumo di vino, tra i quali il packaging dimostra di avere un ruolo di primaria importanza.

Le differenze di atteggiamento tra le due sponde dell’Atlantico sono ragguardevoli. I giovani adulti USA, ad esempio, scelgono il vino per la notorietà del brand (32%) e molto meno per il tipo di vino (21%). All’opposto, il primo criterio di scelta dei Millennials italiani è la tipologia del vino (51%), mentre la notorietà del brand è del tutto marginale (10%).

Le percezioni divergono anche sull’importanza del prezzo basso o promozionale, alta negli USA (20%) e bassa in Italia (11%), nonché sulla rilevanza del paese/territorio di origine, più alta in Italia (21%) che negli USA (15%).

Nella scelta del vino entrano anche fattori puramente estetici e di design come il packaging e le etichette, indicati dal 10% del campione USA e dal 5% di quello italiano.

 Quando il campo si restringe sulle bottiglie di vino, emerge che i Millennials italiani sono più sensibili agli aspetti “etici” di sicurezza e sostenibilità del vetro (55%) dei loro omologhi USA (44%), mentre il rapporto si ribalta nell’apprezzamento degli aspetti “sensoriali” (trasparenza, freschezza al tatto) con un 53% a 40% a favore degli USA.

La distanza tra italiani più aderenti alla sostanza e americani più inclini a essere attratti dall’estetica è messa in rilievo anche dalla diversa importanza assegnata alla forma e colore dell’etichetta (82% USA - 55% Italia), forma della bottiglia (74% USA - 47% Italia) e presenza di loghi/grafiche in rilievo sul vetro (71% USA - 40% Italia).

Non stupisce, perciò, che il 76% dei Millennials USA ritenga che le bottiglie personalizzate contengano vini di qualità superiore contro il 53% degli italiani, né che dinanzi a una bottiglia di vino sconosciuto, ma dal design molto innovativo o particolare, il 92% dei consumatori USA tra i 26 e i 31 anni sarebbe molto/abbastanza interessato all’acquisto, contro il 70% dei loro coetanei italiani.

Le informazioni sui Millennials fornite dalla ricerca Nomisma hanno fatto da base alla tavola rotonda moderata dal giornalista e direttore di Retail Watch Luigi Rubinelli, cui hanno preso parte Giancarlo Gariglio, curatore nazionale della guida Slowine, Michele Fino, vice rettore UNISG e responsabile corso Master Italian Wine Culture e Roberto Pedrazzi, Direttore Commerciale e Marketing Verallia Italia.

“I Millennials rappresentano la generazione cui stanno puntando tutti i produttori”, afferma Denis Pantini Responsabile Area Agricoltura e Industria Alimentare Nomisma. “Però questa generazione ha un approccio all’acquisto di vino nettamente differente da quella che tradizionalmente ne ha sostenuto i consumi (i baby-boomers): maggiore attenzione all’innovazione, alla sostenibilità, alla creatività, tutti fattori spesso legati al packaging e per i quali ancora molte imprese italiane non ne hanno colto la strategicità a fini di mercato. L’obiettivo di questa ricerca è stato proprio quello di fornire ai produttori italiani uno strumento in più per cogliere le opportunità nei due principali mercati di vendita del nostro vino: Italia e Stati Uniti”. 

La scelta se raccogliere le indicazioni emerse dalla ricerca spetta esclusivamente alle singole imprese italiane, però ritengo sia già un inizio promettente che se ne discuta serenamente, senza preconcetti in un senso o nell’altro” - ha dichiarato Roberto Pedrazzi, Direttore Commerciale e Marketing di Verallia Italia. “Noi di Verallia, come sempre, siamo pronti ad affiancare il made in Italy mettendo a disposizione il know-how, le risorse industriali e la ricerca avanzata su materiali e design di un gruppo internazionale interamente dedicato al packaging in vetro per il food and beverage.”